Il concetto di equilibrio

Che cosa rende una foto davvero speciale? Perché osservando un album ci soffermiamo più tempo su alcune foto e tralasciamo totalmente le altre?

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a cura di Tom's Hardware

Il concetto di equilibrio

Abbiamo visto poco sopra quanto è importante prestare attenzione alle linee e alle forme geometriche, in particolar modo nella fotografia architettonica e paesaggistica. Altrettanto importante è però il concetto di equilibrio, che significa dare il giusto peso a tutti gli elementi che fanno parte della composizione. Alcune foto sono dominate da un unico soggetto principale, altri da più soggetti di uguale importanza, quindi disporli in maniera armoniosa (equilibrata, appunto) all'interno dell'inquadratura influisce molto sulla percezione dell'immagine, indipendentemente dalla già accennata regola dei terzi. In conformità a ciò che si vuole trasmettere, si potrà quindi decidere di concentrare il soggetto (o tutti i soggetti) in un'area ben precisa della foto, rendendo la stessa decisamente sbilanciata e squilibrata, oppure disporli opportunamente in modo di riempire il fotogramma conferendo, ad esempio, quell'idea di pace e distensione che può offrire un paesaggio.

 

Questo paesaggio della Svizzera tedesca conferisce un’idea di pace e distensione. La foto è equilibrata poiché sono stati sfruttati vantaggiosamente tutti gli elementi che si avevano a disposizione per riempire il fotogramma.

Canon EOS 6D + Canon EF 35mm f/2

 

Il concetto di equilibrio non è però solo legato alla posizione in cui si dispone il soggetto, ma anche al modo in cui lo si dispone. Un ritratto di profilo che guarda verso il centro dell'immagine, con lo sfondo in secondo piano sfocato dal booken dell'obiettivo, dal punto di vista dell'occupazione di area è notevolmente squilibrato: tutto in una metà (il volto), nulla nell'altra (lo sfondo sfocato). Tuttavia, lo sguardo di chi la osserva tende a spostarsi verso la parte "vuota", poiché la mancanza di equilibrio è compensata dallo sguardo del volto ritratto verso il centro dell'immagine. In questo caso, l'equilibrio è legato a come si muovono gli occhi di chi osserva la foto; sappiamo infatti che un'immagine, per essere vista nella sua completezza, richiede più movimenti da parte dei nostri occhi. Se non esistono altri motivi per spostarli dal soggetto principale, la foto risulterà squilibrata (ma non per questo da scartare, in quanto la mancanza di equilibrio è spesso cercata per trasmettere un determinato messaggio), al contrario se sono presenti elementi che costringono gli occhi a muoversi spaziando per tutta l'immagine.

 

 

In questo caso, la modella occupava tutta la parte destra dell’immagine; il fotografo ha chiesto alla stessa di allungare il braccio tenendo il foulard in mano, il che ha spostato l’equilibrio verso la parte sinistra. Provate sempre a pensare a come si muovono i vostri occhi nell’osservare le immagini.

Canon EOS 6D + Canon EF 70-300mm f/4-5.6 USM IS

 

Quali sono questi elementi? Le linee guida, curve o diagonali e qualche soggetto secondario che catturi l'attenzione dell'osservatore. Teniamo infatti presente che qualsiasi scena da riprendere, a meno che sia volutamente costruita (ad esempio, in studio), presenta la tendenza naturale a suddividersi in zone differenti. La suddivisione avviene grazie a linee, più o meno definite e aree diverse per colore, luminosità, tono, trama. Sta al fotografo saper riconoscere queste suddivisioni, quando non decise da lui stesso, e scegliere l'inquadratura migliore variando angolo di ripresa e distanza dal soggetto per conferire un senso di equilibrio all'insieme.

 

Esempio di foto ben equilibrata, pur nella sua semplicità: rispetta la regola dei terzi sul volto della sposa, che si trova in uno dei quattro punti forti dell’immagine, mentre il braccio destro che si protende riempie la metà sinistra del fotogramma.

Nikon D50