Il progetto SHEE (Self-deployable Habitat for Extreme Environments) prevede la costruzione di una sorta di "container hi-tech" ibrido composto di parti gonfiabili, componenti rigide e parti robotiche, ripartito in cinque aree principali d'uso: ingresso, area di lavoro, stanze private per l'equipaggio, cucina e servizi igienici.
Il progetto è talmente versatile che una volta realizzato SHEE potrebbe essere impiegato anche nelle zone danneggiate dall'uomo o da calamità naturali, perché potrebbero fornire in pochissimo tempo un rifugio provvisorio a chi ha perso la casa.