Il corpo macchina

Recensione - Test della Fujifilm FinePix S8200, bridge con zoom ottico 40x. Prezzo contenuto ma buone qualità di base per chi ama giocare con le lunghissime focali.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Il corpo macchina

La FinePix S8200, come altre bridge, si impugna come una reflex e offre quindi una presa salda ed ergonomica, ovviamente al costo di maggiori ingombri - peraltro già imposti dall'ottica.

La parte superiore comprende la ghiera dei programmi, selettore di accensione, pulsante di scatto concentrico allo zoom e due ulteriori pulsanti dedicati alla compensazione esposimetrica e alla raffica.

Sul retro, a fianco dell'appoggio per il pollice, si trova bene in evidenza il pulsante video seguito da quello di riproduzione, quindi dal solito PAD con ghiera concentrica per l'uso del menu e alcune scorciatoie (flash, macro, autoscatto e una quarta funzione programmabile). Due pulsanti dedicati al controllo dei display (mirino EVF e LCD posteriore) chiudono l'elenco.

La relativa povertà di controlli (mancano qui tutti i controlli "fotografici" per l'accesso immediato a funzioni quali sensibilità, modalità di lettura esposimetrica e simili) chiarisce ulteriormente che si tratta di un prodotto entry-level, orientato verso un pubblico non particolarmente esperto.

Il mirino, non aggiornato rispetto alla serie precedente, soffre di una risoluzione ormai classificabile come modesta: solo 201.000 punti distribuiti su una superficie da 0,2 pollici di diagonale, oltretutto con copertura inferiore al 100% - 97%, per la precisione.

Migliorato invece il display LCD posteriore, che è il buon 3" da 460.000 punti che si trova anche su alcuni modelli superiori. Anche in questo caso, siamo al di sotto dello stato dell'arte, ma la scelta è pienamente giustificata dal posizionamento della S8200.

Da citare infine il comando secondario per lo zoom presente sul corpo dell'obiettivo, che richiama il modo d'uso di una reflex e consente di cambiare lunghezza focale mantenendo l'indice destro sul pulsante di scatto. Buona idea.

La fotocamera utilizza il classico formato di memoria SD e, come molte altre bridge, è alimentata da 4 batterie AA usa-e-getta. Questo è coerente con un uso occasionale: può essere un vantaggio per chi scatta in vacanza o poco più e predilige la praticità di poter portare sempre in tasca una ricarica extra, mentre diventa fastidioso (e anti-economico) nel caso di un uso più frequente. Naturalmente nulla vieta di dotarsi di batterie AA ricaricabili.

Con le alkaline classiche si scattano tipicamente 300 foto in modalità Auto, con le ricaricabili NiMH circa 500 e con le ricaricabili al litio circa 700.