Il discorso di Bill..

Bill Gates, il Signor Microsoft, per l'avvento del Futurshow 3004 ci ha fatto visita in Italia, e tra i ripetuti appuntamenti, ieri sera ad Assago ha concluso una giornata italiana a dir poco faticosa. A parte una divertente battuta sulla rielezione del Presidente Bush, poche rivelazioni vere sul futuro dell'informatica secondo MS.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Il discorso di Bill

Bill Gates ad Assago è stato protagonista dell'intervento conclusivo della Microsoft Technical Conference 2004, appuntamento di rito nel quale i rappresentanti della casa di Redmond mostrano al pubblico dei professionisti le novità di prodotto.

In un discorso durato una buona mezz'ora, non abbiamo sentito niente di eclatante. Anzi, le aspettative e l'emozione sono sfociati in una certa delusione per il fatto che ci siamo trovati ad ascoltare poco più che una mera panoramica sui prodotti per professionisti e sviluppatori di Microsoft. Ossia cose che i frequentatori della Conference avevano già sentito più e più volte per bocca dei vari evangelisti di MS Italia.

Infatti non a caso, vuoi per la materia trita e ritrita, vuoi per la situazione traffico che iniziava a peggiorare, molti visitatori hanno impudentemente voltato le spalle al patron di Microsoft e se ne sono andati senza aspettare la fine del discorso.

Tornando in tema, i discorsi generali di Gates vertevano su alcuni punti focali: 64 bit, sicurezza e aggiornamenti, virtualizzazione. Ironicamente notiamo come Microsoft oggi enfatizzi l'importanza fondamentale del raddoppio dei bit anche per le piattaforme consumer, quando c'è chi chiede una versione di Windows XP a 64 bit da un anno abbondante. Sicuramente il colosso di Redmond ha i suoi tempi, strategie ben precise e la volontà di seguire un percorso che concentra individualismo e capacità di impresa che poche società al mondo hanno saputo eguagliare.

Per quanto riguarda la questione sicurezza, sia a livello consumer che a livello business MS ha investito capitali ingenti. L'apporto di menti fresche continua, come dimostra l'età media aziendale che supera di poco i trent'anni. Secondo Gates è fondamentale mettere a lavoro ragazzi che danno la tecnologia già per acquisita, al fianco a chi certe innovazioni a contribuito a crearle.