Il francobollo è solo di Poste Italiane, dice il Tar

Giù le mani dalle parole francobollo, stamp e affrancatura. Le può usare soltanto Poste Italiane, dice il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

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a cura di Redazione

Giù le mani dalle parole francobollo, stamp e affrancatura. Le può usare soltanto Poste Italiane, dice il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che ha respinto il ricorso di Globe Postal Service (Gps). La società chiedeva l'annullamento di una comunicazione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che inibiva l'utilizzo dei termini francobollo e stamp nel materiale informativo rivolto alla clientela.

buca postaleLa Gps è una società autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) a svolgere servizi di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione di invii postali fino a 2 chili. Ad aprile dello scorso anno l'azienda è stata sollecitata da Agcom ad eliminare i termini francobollo, stamp e affrancatura da tutti i prodotti e materiali informativi in qualsiasi forma utilizzati nei confronti della clientela. Nel contratto di programma 2015-2019 tra Poste Italiane e Ministero è scritto che la distribuzione e la commercializzazione dei francobolli costituiscono prerogativa dello Stato italiano.

Gps ha fatto ricorso al Tar chiedendo l'annullamento della richiesta dell'Autorità ma i giudici amministrativi lo hanno respinto, ritenendo che "i termini francobollo, stamp e affrancare/affrancatura, ai sensi della convenzione Universal Postal Union sono termini riservati allo Stato e a Poste Italiane quale operatore titolare del servizio universale e concessionario del diritto di esclusiva nella distribuzione delle carte valori postali".

In più, ha detto il Tar, il fatto che il termine francobollo, "seppur in genere accompagnato da una aggettivazione caratterizzante, è ampiamente impiegato dalla società ricorrente nel proprio materiale pubblicitario e informativo" provoca "una notevole confusione tra gli utenti". Tale confusione sarebbe dimostrata "in modo evidente, seppur presuntivo, dall'elevatissimo numero di invii di cartoline GPS erroneamente entrati nella rete del fornitore del servizio universale, fenomeno dovuto ai molti turisti che imbucano cartoline GPS nelle cassette di Poste Italiane, anziché in quelle di proprietà della ricorrente".

Insomma, un francobollo è un francobollo. Di Stato.