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a cura di Elena Re Garbagnati

Si parla quotidianamente di missioni spaziali; questa prospettiva sembra sempre più fattibile ogni giorno che passa, tanto che sta facendo galoppare la ricerca in tutti i settori potenzialmente coinvolti. Non è difficile prevedere che nei prossimi anni assisteremo a un'escalation di iniziative a tema spaziale, che prospettano di allargare l'area di influenza alle proposte turistiche, all'edilizia e molto altro.

Le idee sono tali e tante che tirare le fila tenendo conto solo di quello che la Scienza potrebbe effettivamente permetterci di fare è molto difficile, soprattutto in mancanza di un bagaglio culturale adeguato. A prendersi carico di questo lavoro è stato Michio Kaku, fisico di altissimo livello, divulgatore scientifico e grande visionario, che ha scritto il libro Il futuro dell'umanità. Dalla vita su Marte all'immortalità, così la scienza cambia il nostro destino.

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Consiglio di leggerlo perché le chiavi di interpretazione del futuro che offre sono molteplici e tengono conto sia dei sogni degli appassionati di fantascienza, sia del rigore scientifico che serve per non fare insensati voli pindarici. Chi ha letto precedenti libri dello stesso autore sa bene che ama giocare a cavallo fra realtà e fiction, che le serie TV iconiche come Star Trek, i supereroi e Star Wars sono argomenti che spesso lo stuzzicano per fare congetture sul possibile futuro dell'umanità.

Nel libro che consiglio oggi non è diverso, così come non è differente il rigore scientifico a cui si attiene. Non c'è da stupirsi quindi se si legge di Millennium Falcon: Kaku non sta delirando, ha semplicemente le conoscenze e la dote di saper interpretare i progressi possibili in materie a lui familiari, e di prevederne quindi gli sviluppi nel lungo termine.

Vi avviso che in alcuni casi le sue tesi sono portate all'estremo, fino ad arrivare all'immortalità, ma del resto c'è fior di scienziati che conduce ricerche in questo campo, e che potrebbe raggiungere risultati apprezzabili in una prospettiva ad ampio raggio.

Più concreti invece sono gli inviti alla stimolazione di una coscienza comune, che spesso manca alla nostra specie. Perché a farci diventare un popolo di viaggiatori spaziali potrebbe essere qualcosa di più del desiderio di esplorare; potrebbe essere il bisogno di scappare. Non da un pericolo esterno, ma da noi stessi e dai danni che stiamo compiendo nel progredire nella maniera sbagliata. Un concetto non certo originale, che molti hanno espresso più o meno duramente prima che Kaku scrivesse questo libro.

La differenza è che in questo caso non c'è una dichiarazione stringata su cui riflettere, ma un libro "cotto e mangiato" che pian piano tesse le fila di un probabile capitolo della futura storia dell'umanità, tratteggiando uno scenario così particolareggiato che è come se fosse raccontata a posteriori. Un po' come leggere oggi la storia della prima guerra mondiale e accorgerci solo con il senno di poi di tutti quei minimi particolari all'apparenza poco importanti, che insieme hanno poi portato allo scoppio del conflitto.  

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Il messaggio quindi non è "che bello viaggeremo nello Spazio!", ma "siamo ancora in tempo a non doverlo fare!", ossia a farlo solo se, come e quando lo vorremo, non come ultima spiaggia per scampare all'estinzione. Una differenza sostanziale.


Tom's Consiglia

Fra i libri di Michio Kaku consigliamo di leggere Fisica dell'impossibile. Un'esplorazione scientifica nel mondo dei phaser, dei campi di forza, del teletrasporto e dei viaggi nel tempo, è un saggio eccezionale che trova i punti d'incontro fra Scienza e Fantascienza