Il Governo toglie altri 30 milioni alla banda larga

Il Decreto Milleproroghe include un comma che sposta 30 milioni di euro dagli investimenti per la banda larga a quelli per il digitale terrestre. Non è chiaro se questo inciderà sul piano anti-digital divide da 100 milioni. Brutta sorpresa per gli italiani.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo ha compiuto un gioco di prestigio: 30 milioni di euro saranno sottratti dai fondi previsti per la banda larga e rigiocati sul tavolo del digitale terrestre. Su segnalazione di Pino Bruno abbiamo scoperto che il decreto Milleproroghe, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede l'ennesimo aiutino per la televisione

"Sono prorogati per l'anno 2011 gli interventi di cui all'articolo 1, commi 927, 928 e 929 della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Per le finalità di cui al periodo precedente è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per l'anno 2011, da destinare al rifinanziamento del Fondo per il passaggio al digitale di cui all'articolo 1, comma 927, della legge 27 dicembre 2006, n. 296", si legge nel comma 19-bis del decreto.

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"Ai relativi oneri, pari a 30 milioni di euro per l'anno 2011, si provvede nell'ambito delle risorse finalizzate ad interventi per la banda larga dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, nell'importo complessivo deliberato dal CIPE in data 11 gennaio 2011"

Ora, con tutto l'impegno del caso non è stato possibile comprendere se questi 30 milioni di euro verranno sottratti dai 100 milioni stanziati per il digital divide (Governo: 100 milioni per il broadband. Fanfara larga) o genericamente prelevati dalla borsa dei fondi FAS. La delibera CIPE a cui fa riferimento il comma, infatti, è correlata a quella di quest'estate che si occupava della "selezione e attuazione degli investimenti finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate 2007-2013"; niente di più.

Come ben sappiamo i fondi FAS sono ormai di una consistenza ectoplasmatica: nel 2003 erano stati accantonati per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate del paese. Da allora però sono stati spesi anche per motivi diversi; in ogni caso nel 2007 erano 63,3 miliardi, oggi si stima circa 3,2 miliardi.

È evidente che il mega-progetto per la banda larga, di cui parlava Romani nel 2009 (Il Governo promette 1,4 miliardi per il broadband) e oggi (Romani: digital divide italiano sconfitto nel 2013), ormai non sembra più fattibile.

Ci potremo comunque consolare con il digitale terrestre.

Aggiornamento. Il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha voluto chiarire la questione. "Ci sono 30 milioni dedicati per lo switch-off del digitale, poi ci sono 100 milioni per il digital divide […] i 30 milioni sono nel Milleproroghe e i 100 milioni sono fondi FAS, quindi non sono nel milleproroghe'', ha dichiarato oggi. "I 30 milioni sono quelli che avevamo richiesto per l'ultima fase del passaggio della digitalizzazione, che sarà completata entro quest'anno o all'inizio dell'anno prossimo''.

Ringraziamo il Ministro per la precisazione anche se la questione rimane poco chiara. Il Milleproroghe, nel comma 19-bis, fa riferimento alla delibera CIPE dell'11 gennaio 2011, che ha riguardato lo sblocco di Fondi FAS. Insomma, la fonte è sempre la stessa, ma forse abbiamo almento la conferma che i 100 milioni promessi per il digital divide non saranno intaccati.