Il GPS europeo perde colpi

Gli inglesi vogliono cancellare il progetto Galileo; già, a loro pensa il Navstar GPS statunitense.

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a cura di Dario D'Elia

Il progetto Galileo, ovvero il cosiddetto sistema GPS europeo, sembra essere giunto ad un bivio. O ci si prepara ad ulteriori ingenti investimenti, o si chiude baracca. La commissione Trasporti inglese spinge per l'affossamento del progetto sia per questioni finanziarie che politiche.

Galileo, infatti, ha bisogno di altri 2,4 miliardi di euro per andare avanti. I primi cinque anni sono stati praticamente un disastro: entro il 2012 si dovrebbero posizionare 30 satelliti, siamo a quota uno… Difficile dare torto agli inglesi, anche se effettivamente godono di un trattamento privilegiato da parte degli statunitensi – i gestori del sistema Navstar GPS di riferimento mondiale.

Insomma, in caso di emergenza gli USA – e il fedele alleato britannico – continuerebbero a vantare un servizio di navigazione satellitare. Gli altri no. Questo infatti è uno dei motivi che spinge Germania e Francia ad andare avanti, anche se il ritardo di Galileo è ormai abissale. A fine novembre, secondo il cancelliere tedesco Angela Merkel, bisognerà fare chiarezza. In modo che a dicembre si possa ripartire con i lavori.