Il lander Schiaparelli

Partita la missione ExoMars con a bordo tanta tecnologia italiana. Ecco in cosa consiste, quali sono gli obiettivi e quando avremo i primi dati.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il lander Schiaparelli

Il piccolo lander alloggia in un modulo che pesa 600 chilogrammi e ha un diametro di 2,4 metri, comrpeso lo scudo termico. Quando giungerà a un'altitudine di 122,5 km verrà sganciato e inizierà la sua discesa a una velocità di circa 21.000 km orari. Gli scudi termici aiuteranno a rallentare la discesa, e all'ingresso in atmosfera avrà una velocità di circa 1.650 km orari. A quel punto si aprirà il paracadute da 12 metri. Per la cronaca gli scudi termici dovrebbero raggiungere temperature di circa 1.500 gradi Celsius.

exomars 2016 descent Infographic

Dopo un ulteriore rallentamento il modulo si libererà delle protezioni anteriore e posteriore e accenderà i sensori radar per capire la distanza dalla superficie marziana. Quindi il lander accenderà i propulsori fino a quando sarà arrivato a circa 2 metri da terra, altezza a cui avrà ormai la velocità di sicurezza di 7 kph.

ExoMars parachute IMG 8187 gallery

Sarà il momento di spegnere i propulsori e appoggiarsi al suolo. Durante quest'ultima operazione tutte le protezioni rimaste cadranno e la strumentazione sarà libera di iniziare a lavorare. Il sito di atterraggio dovrebbe essere il Meridiani Planum, l'area in cui ha svolto numerose ricerche il rover Opportunity della NASA.

Il sito di atterraggio è stato scelto per la conformazione del territorio e per il fatto che l'area è molto nota ai ricercatori, il che dovrebbe assicurare un atterraggio sicuro. Inoltre, stando alle informazioni attualmente note in passato dovrebbe esserci stata acqua allo stato liquido.

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Come detto durante tutto il tempo della caduta libera il lander studierà la velocità del vento di Marte e la direzione, umidità, pressione, temperatura dell'aria, la trasparenza atmosfera, i campi elettrici e altro ancora, inviando le sue misure all'orbiter attraverso due antenne. Eventuali misure aggiuntive dalla superficie saranno un bonus.

Le conoscenze acquisite con questa esperienza dovrebbero permettere un atterraggio più sicuro per il futuro rover che arriverà su Marte nel 2018.