Il mercato delle droghe prospera sul Web

La chiusura di Silk Road tre anni fa ad opera dell'FBI non è servita a molto: da allora sono nati altri 50 negozi illegali sul Web e per trovarli non serve più accedere al dark Web, basta fare una ricerca su Google.

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a cura di Alessandro Crea

Tre anni fa, quando l'FBI riuscì a chiudere Silk Road, il più grande mercato illegale di droghe su Internet, lo si considerò un grande successo, ma l'entusiasmo è durato poco. Secondo gli ultimi dati infatti al suo posto sarebbero nati ben 50 market e per di più per trovarli non è necessario accedere al cosiddetto dark web, basta una semplice ricerca tramite Google.

Insomma lo spaccio di sostanze stupefacenti illecite tramite Internet sembra essere come l'Idra della mitologia greca: tagli una testa e ne spuntano due, anzi 50 in questo caso, e nemmeno nascoste, ma facilmente accessibili.

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Si tratta di siti Web che fanno grossi affari, muovendo mensilmente centinaia di milioni di dollari. Ad esempio, da quanto risulta dai dati raccolti da RAND per uno studio commissionato dal Ministero della Giustizia olandese, ogni mese le vendite di marijuana per Stati Uniti, paesi anglo-sassoni ed Europa Occidentale ammontano a ben 870 milioni di dollari, mentre l'eroina frutterebbe altri 630 milioni di dollari.

La crescita che preoccupa di più però è il mercato delle droghe sintetiche: solo nella giornata del 14 luglio scorso ad esempio a Brooklyn ci sono stati ben 33 ricoveri per overdose da K2 o spice, la marijuana sintetica.

In generale comunque sembra che le droghe di maggior successo sul Web siano quelle cosiddette ricreative, come appunto la marijuana, le droghe psichedeliche e gli stimolanti come l'ecstasy, tutte molto popolari ai party. Per quanto riguarda i consumatori sembrerebbe che la maggior parte siano maschi adulti anglosassoni o provenienti da altri Paesi europei, esperti di tecnologia e già con recedenti esperienze di droga.