Il mercato DSL rischia meno competizione e rincari

The European Consumer Organisation (BEUC) ha scritto una lettera al Commissario per l'Agenda Digitale Neelie Kroes per sottolineare i rischi della prossima riforma. I prezzi all'ingrosso dei servizi di accesso su rame potrebbero essere troppo alti per il settore.

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a cura di Dario D'Elia

Le associazioni dei consumatori europei sono preoccupate per il rischio rincari nel mercato DSL e una riduzione della competizione nel settore. The European Consumer Organisation (BEUC), che raccoglie 42 associazioni (fra cui Altronconsumo), ha recapitato una lettera al Commissario per l'Agenda Digitale Neelie Kroes per evidenziare i punti di maggiore criticità della sua riforma.

Il primo nodo riguarda la decisione di imporre una nuova metodologia per stabilire le tariffe all'ingrosso che dovranno pagare gli operatori alternativi per accedere alle reti degli ex-monopolisti. "Secondo la proposta normativa che è stata sottoposta al BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) per un parere, il prezzo medio mensile di affitto per l'accesso disaggregato alla rete locale in rame (ULL) in Europa sarà di circa 8/10 euro al mese", si legge nella lettera di BEUC firmata dal presidente Monique Goyens.

DSL

Un prezzo troppo alto che potrebbe riverberarsi negativamente sui consumatori e anche sulla competizione del settore DSL - considerati i margini risicati per gli OLO. Allo stesso tempo non è neanche detto che il margine superiore ottenuto dagli incumbent venga re-investito per lo sviluppo delle nuove reti in fibra.

Insomma, le metodologie sui costi dovrebbero essere accompagnate da incentivi per la NGA e le Authority nazionali dovrebbero vigilare sulle operazioni.

"È chiaro che gli obiettivi fissati nella Digital Agenda UE possono essere raggiunti solo se i mercati delle telecomunicazioni vengono effettivamente regolamentati, fissando un giusto approccio all'impostazione dei costi all'ingrosso e salvaguardando gli investimenti nelle reti veloci ultra-broadband".