Il meteo sugli esopianeti

Con la scoperta dell'esopianeta Kepler-452b si è riacceso l'interesse per la ricerca di pianeti alieni che potrebbero ospitare la vita. Ecco cosa sono, come si cercano e quali sono i più interessanti trovati finora.

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a cura di Tom's Hardware

Se vi interessa qualche curiosità sul meteo sappiate che sempre grazie a Kepler un gruppo di ricercatori dell'Università di Toronto, della York University e della Queen's University di Belfast hanno provato a stilare un modello climatico di sei grandi pianeti extrasolari.

This artist's illustration shows what the skies may look like on different alien planets

Il risultato è che sembra esserci una tendenza: mattino nuvoloso fino a mezzogiorno, nel pomeriggio un caldo soffocante. Naturalmente non stiamo parlando di pianeti extrasolari che assomigliano alla Terra, ma di giganti gassosi caldi (oltre i 1.600 gradi Celsius) che orbitano vicino alle loro stelle.

"Abbiamo determinato il meteo su questi mondi alieni misurando i cambiamenti che avvengono quando i pianeti ruotano attorno alla loro stella, e che identificano il ciclo giorno-notte" ha spiegato Lisa Esteves dell'Università di Toronto. "Abbiamo tracciato ciascun pianeta durante un intero ciclo di fasi in cui differenti porzioni del pianeta erano illuminate dalla sua stella, da completamente illuminato a completamente buio".

This artist's impression depicts Tom Wagg's planet, WASP 142b, in orbit around its star, WASP 142

I pianeti ruotano su sé stessi e orbitano attorno alla loro stella nello stesso senso, ossia antiorario, quindi nel caso di questi giganti gassosi massicci i venti atmosferici dovrebbero soffiare verso est. Gli scienziati hanno scoperto che le nuvole che si formano sul lato buio (dov'è notte) del pianeta extrasolare vengono spinte dai venti verso il lato illuminato (dov'è mattino), per poi dissiparsi rapidamente una volta che l'aria si surriscalda.

Quello che è interessante è che le tecniche utilizzate per valutare questi sistemi meteo alieni potrebbero essere utilizzate anche su pianeti più piccoli quando la nostra strumentazione diventerà più sofisticata.