Il mistero del creatore dei Bitcoin continua: la storia infinita

Dorian Prentice Satoshi Nakamoto, l'uomo che secondo Newsweek sarebbe il creatore della moneta virtuale Bitcoin, smentisce tutto ad Associated Press. L'uomo afferma di essere stato frainteso: verità o smentita di facciata?

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a cura di Manolo De Agostini

Ieri sembrava fatta. L'inafferrabile inventore dei Bitcoin era stato identificato in Dorian Prentice Satoshi Nakamoto, 64enne nipponico poco appariscente e non molto socievole. Oggi però lo scoop di Newsweek vacilla, anzi sembra proprio trovare smentita.

È lo stesso Satoshi Nakamoto a dichiarare che non è il creatore della famosa moneta virtuale sganciata dalle banche. In un'intervista esclusiva con The Associated Press, l'uomo ha negato di avere qualcosa a che fare con i Bitcoin e anzi afferma di non averne mai sentito parlare, fino a quando suo figlio non gli ha detto di essere stato contattato dalla reporter di Newsweek.

Il presunto creatore dei Bitcoin, che ora smentisce e nega tutto

Nakamoto ha riconosciuto che molti dei dettagli pubblicati dal quotidiano sono corretti, compreso il fatto che ha lavorato per un appaltatore della difesa, e che il suo nome alla nascita era Satoshi. L'uomo, diventato cittadino statunitense, ha invece fortemente contestato l'etichetta di "volto dietro a Bitcoin".

"Non ho niente a che farci", ha ripetuto più volte. Rimane dunque il mistero sul creatore della valuta virtuale. Da anni in Rete si parlava di una figura nota come Satoshi Nakamoto, che in molti ritengono sia solo uno pseudonimo di qualche altra persona che rimane tuttora nell'ombra. Che sia quindi davvero l'uomo sbagliato o sta negando per paura del clamore mediatico e di possibili ritorsioni?

Sul tavolo rimane aperta anche la possibilità che Newsweek abbia preso un abbaglio, finendo in una trappola fatta di indizi verosimili che hanno depistato le indagini. Forse però è una tesi troppo superficiale. Non c'è quindi una verità assodata in questa vicenda, se non le parole della reporter Leah McGrath Goodman, la quale conferma la conversazione e il suo riconoscimento in Bitcoin.

Il sessantaquattrenne afferma tuttavia di essere stato frainteso in una parte fondamentale dell'articolo, quella in cui avrebbe detto alla giornalista di non essere più coinvolto e di non volerne parlare. "Stavo dicendo che io non sono più impegnato nel campo dell'ingegneria, ecco tutto. E anche se fosse stato vero, quando veniamo assunti è necessario firmare un documento con cui ci si impegna a non rivelare nulla durante e dopo lo svolgimento del lavoro. Questo è ciò che volevo dire. È sembrato che fossi stato coinvolto con i Bitcoin e sembrava che in questo momento non lo fossi più. Non è quello che intendevo, intendo precisarlo".

Nell'intervista con AP Nakamoto ha più volte parlato della valuta chiamandola "bitcom" e riferendosi a essa come se fosse una singola azienda, cosa che non è assolutamente vera. Ha anche affermato di non aver mai parlato con Gavin Andresen, uno dei principali sviluppatori di Bitcoin, il quale aveva dichiarato di aver lavorato con l'individuo noto come "Satoshi Nakamoto" per sviluppare il sistema, seppur senza incontrarlo di persona. L'anziano giapponese adottato dagli Stati Uniti rimane quindi un enigma, così come l'origine dei Bitcoin.