Il MIT crea la TV che ti circonda per un realismo senza pari

I ricercatori del MIT Media Lab hanno presentato il modello sperimentale di un sistema che estende le immagini visualizzate su una TV sino quasi a circondare chi lo sta guardando. Obiettivo: far sentire lo spettatore molto più immerso nella scena.

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a cura di Francesco Pignatelli

I ricercatori del MIT Media Lab hanno sviluppato un sistema, denominato Infinity-by-Nine, che aumenta il grado di "immersione" percepita dagli spettatori posti di fronte a un normale televisore. Infinity-by-Nine analizza le immagini presenti sullo schermo per creare delle loro "estensioni" verso l'alto e verso i lati della scena, come se l'area inquadrata fosse molto più estesa. Queste immagini sintetizzate vengono proiettate sul soffitto e sulle pareti che circondano il televisore, fin quasi a raggiungere chi le sta guardando.

Il risultato di tutto questo, secondo i test effettuati dal MIT Media Lab su un campione di volontari, è che chi è di fronte allo schermo si sente più "immerso" nella scena e percepisce quindi un maggior grado di realismo della proiezione.

Le immagini periferiche di Infinity-by-Nine sono solo ombre, ma tanto basta a farcele percepire come dettagliate

In realtà le immagini "estese" generate da Infinity-by-Nine non possono generare dettagli che non siano già presenti nel filmato originario. Al massimo, quando c'è un movimento di macchina, il sistema può simulare la presenza al di fuori dello schermo degli oggetti che man mano escono dall'inquadratura di origine, mentendoli visibili ancora per qualche istante.

Normalmente Infinity-by-Nine si limita a proiettare lateralmente e verso l'alto delle immagini confuse, che il cervello dello spettatore interpreta come prolungamento effettivo di quelle a schermo solo per come funziona la nostra visione periferica: non è abbastanza acuta da rilevare i dettagli, non mette a fuoco ed è sensibile sostanzialmente alle sole variazioni di luminosità.

I ricercatori del MIT Media Lab sottolineano che Infinity-by-Nine non richiede una grande potenza di calcolo, proprio perché non deve generare immagini dettagliate, quindi può essere adattato facilmente a vari tipi di applicazioni: cinema, home theater e gaming quelle più gettonate.