Il MIT sta sviluppando la lampadina incandescente 2.0

Le lampadine incandescenti sono ormai snobbate in favore dei ben più efficienti LED, ma il MIT potrebbe aver trovato una soluzione alternativa per farle ritornare sulla cresta dell'onda.

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a cura di Pasquale Macrì

Lo scorso lunedì, alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, hanno annunciato lo sviluppo di un nuovo sistema per rendere le convenzionali lampadine incandescenti molto più efficienti rispetto ad ora. Come noto, le "vecchie" lampadine a filamento non sono certamente campioni d'efficienza: sviluppano decisamente troppo calore rispetto alla luce generata.

Ecco perché i LED hanno preso sempre di più il sopravvento in ogni ambito di applicazione, dalle case alle automobili, ma forse questa nuova scoperta da parte del MIT potrebbe bilanciare gli equilibri. Sostanzialmente il gruppo di ricercatori ha avvolto il filamento della lampadina in un filtro cristallino di nuova generazione che non solo garantisce una buona filtrazione della luce, ma riflette i raggi infrarossi verso il filamento.

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Il rimbalzo degli infrarossi al cuore della lampadina permette al filamento di bruciare più intensamente, con il risultato di sprigionare più luce. Contemporaneamente, evitando lo spreco di calore, viene garantito un minore assorbimento elettrico della lampadina. Questa nuova generazione di lampadine incandescenti potrebbe essere campione d'efficienza e rivaleggiare con i LED - il MIT sostiene che i primi prototipi hanno un'efficienza paragonabile - ma per il momento è bene tenere a bada l'entusiasmo.

I ricercatori hanno affermato che la strada è ancora lunga e che trovare il bilanciamento ideale tra efficienza, longevità e costi della lampadina incandescente 2.0 potrebbe richiedere ancora molto tempo.