Col tempo, e grazie al successo di pubblico, compariranno poi altre iniziative legate a NN. In primis lo spin-off LegsWeaver, ispirata al ruolo di Sigourney Weaver in Alien. Debutta con la sua testata nel 1994 ed avrà un discreto successo di pubblico, tanto da riuscire a superare le cento uscite, fino a chiudere la propria avventura col n.119 L'ultima missione.
Anche Legs fu ideata dalla banda dei Sardi e vanta diversi primati: fu infatti la prima eroina della Bonelli ad avere una testata tutta per sé, nel n.51 Gli amori difficili, poi, venne resa ufficiale la sua omosessualità, fino a quel momento ambigua. La creazione della testata comportò inoltre un'altra piccola rivoluzione, in quanto richiese l'assunzione di nuovo staff. Essendo il primo personaggio femminile della casa, per la prima volta vennero preferite disegnatrici e scrittrici, che furono le prime autrici a lavorare per la Bonelli . Tra queste, meritano una citazione Simona Denna, Patrizia Mandanici, Antonella Platano e Antonella Vicari.
Le altre testate legate a Nathan Never sono le due semestrali Agenzia Alfa e Universo Alfa, dove vengono narrate le avventure dei colleghi di Nathan; e gli annuali Asteroide Argo, scritto da Bepi Vigna, i cui protagonisti sono agenti Alfa naufragati nello spazio, Nathan Never Speciale (della lunghezza di circa 160 pagine), Nathan Never Gigante, ovvero l'unico albo di formato differente al bonellide, prende il nome dai suoi 21x29.5cm (di oltre 200 pagine), Maxi Nathan Never (di 292 pagine), che contiene due o più storie, e, infine, l'Almanacco della Fantascienza, dove ogni anno potete trovare le ultime tendenze della science-fiction e un'avventura di Nathan della lunghezza di 95 pagine, cioè come un albo della serie regolare.
Molte di queste storie hanno incidenza sul mondo di Nathan. Ad esempio, sull'albo speciale n.14 L'uomo che sfidò la morte comparve per la prima volta l'Uomo Quantico, uno degli avversari più terribili dell'agente Alfa, che sarà anche al centro del bellissimo gigante n.8 Universi paralleli per riapparire sul n.190 della serie mensile Le spirali del multiverso. Questa continuità rende ancora più complesso, dopo ventisei anni, produrre storie di qualità che non tradiscano il personaggio e non rendano troppo difficile seguirne le vicende, riuscendo al contempo ad accattivare nuovi lettori e collegare nel modo giusto le storie.
Ma alla Fabbrica dei sogni sono abituati a sfide ardue.
Proprio per evitare un senso di déjà-vu, nel corso degli anni su Nathan Never sono comparse multinazionali, cyberspazio, organizzazioni criminali, realtà virtuale e aumentata, inquinamento e droga, robot, cyborg, mutati, viaggi cosmici, continuum spaziotemporale, vampiri e alieni. Una quantità di eroi, nemici, personaggi secondari e primari, città e sfondi da far invidia a qualunque altro personaggio dei fumetti.
Consigli per gli acquisti
Il 2017 è il ventiseiesimo anno della serie e capirete come sia impossibile che, degli oltre trecento albi prodotti, tutti siano ugualmente importanti. Per chi sia intenzionato ad avvicinarsi ora alla saga consiglio di cominciare con qualsiasi albo troviate in edicola e, col tempo, rimpolpare la collezione con gli arretrati, facilmente reperibili sul sito Bonelli o in un qualsiasi mercato del fumetto.
Tenete presente che la continuità è importante in Nathan Never, ma non fondamentale: si può apprendere il passato del protagonista mano a mano che si legge. Tuttavia, se non avete voglia di aspettare e siete disposti a mettere mano al portafogli, tra gli albi da acquistare assolutamente figurano i primi tre "Giganti, lo speciale n.2 e Agenzia Alfa nn.2 e 5.
Inoltre ci sono i vari albi della serie regolare, tra i quali ovviamente il n.1, dove fa la sua prima apparizione una delle più grandi nemesi di Nathan, Aristotele Skotos. Poi ci sono gli albi n. 18 e 19, nei quali vengono narrate le origini del personaggio, e altri che costituiscono "storie nella storia", come la "Guerra senza tempo" (dal n.60 al 65), la Saga Alfa (dal 104 al 108), la Guerra con le Stazioni Orbitanti (dal 157 al 161), la Saga Spazio-Temporale (dal 194 al 199) e la Guerra dei Mondi (dal 239 al 249). Tutti gli albi citati sono di facile reperibilità anche su Amazon a prezzi abbordabili.
Il prezzo dei vecchi albi non è alto: a Romics, ad esempio, la serie regolare veniva venduta dal n.2 in poi ad un euro per albo, il costo ovviamente cambia se ordinate i volumi direttamente dal sito Bonelli, in quanto si tratta albi invenduti e in perfette condizioni, ma non li troverete tutti, poiché alcuni sono esauriti.
Se poi doveste decidere di portare la vostra passione ad un livello superiore (per me ne vale la pena) ci sono ovviamente altri albi da acquistare, ma troverete ottimi consigli sui forum in rete: ognuno ha le sue teorie sulle storie più importanti, anche se tutti sono concordi sul fatto che bisognerebbe leggere ogni storia di Nathan Never, almeno una volta.
In conclusione: cos'è Nathan Never?
Un eroe tormentato dai fantasmi del proprio passato, in una città che agisce come Uroboro, il serpente che morde la sua stessa coda, non riuscendo a rimarginare le proprie ferite, molte delle quali auto inflitte, a causa della corruzione che la affligge . Un male senza fine nel quale si muovono i protagonisti di una storia in continua evoluzione, uomini in un mondo che ha sempre meno di umano.
Amicizie, amori, ideali e rivolte che nascono, fioriscono e muoiono, portando con sé le persone che li rappresentano. Non è il solito fumetto dove, alla fine dell'albo, tutto torna come prima: ogni numero contiene una piccola rivoluzione e dopo dieci, venti o trenta albi anche il personaggio principale sarà cambiato, e non sempre in meglio.
Nathan Never non è solo un giornalino, ma la sfida italiana ai comics, ai manga e alle bandes dessinées. Gli americani hanno la Justice League e i Vendicatori, i giapponesi i Mecha, i francesi Valerian, gli argentini l'Eternauta. Noi l'opera di Medda, Serra e Vigna. Una proiezione realistica dell'umanità del futuro, questo è Nathan Never: un'umanità con i suoi pregi e i suoi difetti, un'opera alla quale non va aggiunto nulla, perché c'è già dentro tutto.
Retrocult è la rubrica di Tom's Hardware dedicata alla Fantascienza e al Fantastico del passato. C'è un'opera precedente al 2010 che vorresti vedere in questa serie di articoli? Faccelo sapere nei commenti oppure scrivi a retrocult@tomshw.it.