Il MOSE entra in azione: ecco la tecnologia che fermerà le maree

Oggi entrerà in funzione per la prima volta il MOSE, il sistema di dighe mobili progettato per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte. Ecco quali tecnologie sono state messe in campo, come sarà il progetto definitivo e quali sono le incognite.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Oggi alle 14:30 ci sarà la prima simulazione ufficiale del funzionamento di MOSE, il sistema di dighe mobili progettato per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte. Un progetto ad alta tecnologia tutto italiano, che dopo dieci anni inizia a concretizzarsi, anche se i lavori saranno del tutto conclusi solo nel 2016 e l'opera entrerà presumibilmente in funzione nel 2017.

Mercoledì ci sono state le prove generali per assicurarsi che oggi, davanti al Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, al governatore del Veneto Luca Zaia, e al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, funzioni tutto senza intoppi. In particolare, oggi si alzeranno per la prima volta quattro delle paratoie poste sul fondale della bocca di Porto di Lido-Tre Porti.

Il MOSE proteggerà la laguna

In tutto sono state posate 78 paratoie, che fra quattro anni porranno fine al problema degli allagamenti lagunari. In cosa consiste esattamente il MOdulo Sperimentale Elettromeccanico? Lo scopo del progetto MOSE è proteggere la laguna da maree fino a 3 metri. Una delle caratteristiche di MOSE è la sua flessibilità di gestione, che consente di mettere in funzione le paratoie in modi diversi per far fronte a differenti caratteristiche ed entità dell'evento di marea.