Vivendi ha già le idee chiare su come rivoluzionare Mediaset Premium: vuole creare un Netflix europeo – il patron Bolloré direbbe "latino". Venerdì scorso il colosso francese ha annunciato l'accordo strategico e industriale con Mediaset.
"I due gruppi hanno concordato di sviluppare una partnership industriale, a livello internazionale, che comprende varie iniziative per la produzione e la distribuzione in comune di contenuti audiovisivi e la creazione di una piattaforma TV globale over-the-top (OTT)", si legge nella nota ufficiale. "Secondo gli accordi, il 3,5% del capitale di Vivendi sarà scambiato con il 3,5% del capitale di Mediaset e il 100% del capitale di Mediaset Premium".
Ora c'è grande curiosità sul futuro. La Stampa ieri ha anticipato la strategia di Vivendi-Mediaset, tirando in ballo una fonte attendibile che avrebbe seguito il dossier da vicino. Si parla di una piattaforma di contenuti on demand con il coinvolgimento di Yomvi (Telefonica) in Spagna, CanalPlay in Francia e Whatchever in Germania. Oggi vantano complessivamente 2,5 milioni di abbonati ma l'obiettivo è di crescere fino a diventare un valido concorrente di Netflix.
Un'unica struttura che dovrebbe partire da settembre e coagulare produzioni europee, Fox e Warner. Per altro le Major potrebbero entrare direttamente nell'affare con una partecipazione.
"Tre tipi di prodotti: i film, europei ma con standard americani e anche con star Usa, come Brad Pitt o Kevin Spacey. Poi le serie tv, con un numero elevato di puntate (una quarantina) ed episodi sui 40 minuti di durata. Infine, le fiction con una decina di puntate, ognuna lunga fino a due ore", ha confermato la fonte al quotidiano torinese. Una decina di produzioni in 4-5 anni.