Il New York Times ha deciso di diventare l'avanguardia mondiale dell'editoria informativa "tradizionale". Da domani mattina alle 6.00 la sua versione online passerà da un modello di business ad abbonamento ad uno pubblicitario. La maggior parte dell'archivio della nota testata statunitense - dal 1851 al 1922 e dal 1987 a oggi - sarà completamente fruibile senza alcuna spesa.
Perché, quindi, la bocciatura della formula "Times Select" che per 50 dollari all'anno permetteva un accesso privilegiato? "Nonostante il progetto andasse bene, i guadagni che si potevano realizzare restavano comunque inferiori a quelli della pubblicità online su un sito a libera consultazione", ha dichiarato Vivian L. Schiller vice presidente e general manager di nytimes.com. "Molti lettori arrivano alle nostre pagine partendo da motori di ricerca come Google o Yahoo e non direttamente dall'homepage del nostro portale. E questi lettori, a differenza degli abbonati più fedeli, non sono intenzionati a pagare per consultare uno o due articoli".
La dirigenza del NY Times, insomma, è certa di recuperare ampiamente i 10 milioni di dollari annuali generati dagli abbonamenti. Con un monte di visite giornaliero di 13 milioni di utenti non dovrebbe essere un problema.