Il Parlamento si esprimerà sull'anti-pirateria

L'interpellanza promossa dall'Onorevole Roberto Cassinelli ha riportato in Parlamento la questione del copyright. L'AGCOM continuerà il suo lavoro ma probabilmente non l'argomento censura sarà affrontato con maggiore cautela.

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a cura di Dario D'Elia

Deciderà il Parlamento sulla protezione del diritto d'autore, e non il Garante delle Comunicazioni. L'interpellanza bipartisan promossa dall'Onorevole Roberto Cassinelli (PdL) è stata accolta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che proprio ieri ha diramato tramite il suo Ufficio legislativo un comunicato incoraggiante.

La pirateria è un fenomeno complesso

"Il Governo ritiene che, al fine di permettere il giusto e armonioso incontro tra le esigenze dei titolari dei diritti d'autore e dei fruitori del materiale oggetto di protezione, sia il Parlamento stesso la sede più idonea per trovare la soluzione normativa all'annosa questione, dato che il tema centrale è la tutela delle libertà e dei diritti fondamentali", si legge nel documento del Ministero.

Il dibattito sulla questione è esploso quando si è iniziato a parlare di censura preventiva online, per altro senza l'intervento di un giudice. "Si tratterebbe di affidare all'arbitrio di un'autorità amministrativa una decisione che va ad incidere su diritti costituzionalmente garantiti come la libertà di comunicazione e di espressione del pensiero", aveva dichiarato con puntualità Cassinelli.

"La consultazione avviata da AGCOM ha l'obiettivo di acquisire le osservazioni di tutti i soggetti interessati al fine di predisporre un provvedimento equilibrato e aperto alle esigenze di tutti i protagonisti del sistema", continua il documento diramato dal Ministero.

"Il modello proposto - ovvero l'oscuramento dei siti coinvolti in attività illecite - va esattamente nella direzione seguita dal Governo e dalle iniziative parlamentari di cui sopra e agisce nell'ambito di una regolamentazione rispettosa dei principi comunitari e coerente con le best practices internazionali".

Intanto, a onor di cronaca, bisogna ricordare che anche sul fronte della neutralità della Rete e dell'open source qualcosa ha iniziato a muoversi. È iniziato infatti l'iter parlamentare del disegno di legge promosso dai senatori del Partito Democratico (PD) Vincenzo Vita e Luigi Vimercati. Dopo la presentazione della bozza nell'aprile del 2009, il DDL sui temi digitali più strategici ha iniziato il suo cammino. Sul blog Una legge per la Rete si potrà seguirne i passi.