Il PD ha una proposta di legge per il Web

I senatori Vita e Vimercati hanno firmato una proposta di legge su neutralità delle reti, free software e società dell’informazione

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a cura di Dario D'Elia

Il Partito Democratico ha depositato in Senato un progetto di legge su "neutralità delle reti, free software e società dell’informazione". Si tratta di un'iniziativa dei senatori Vita e Vimercati a dir poco rivoluzionaria. Già, perché accesso neutrale alla Rete, valorizzazione dei sistemi informativi pubblici, diffusione del software libero, broadband per tutti i cittadini sono per la prima volta menzionati in un progetto di legge italiano.

"In un momento di così grave crisi per l’economia nazionale solo il governo italiano non investe sull’innovazione del paese. Mentre gli USA di Obama e gli altri grandi paesi europei e asiatici puntano allo sviluppo della banda larga per connettere cittadini e imprese quale misura fondamentale per uscire dalla crisi più forti e più moderni, il nostro governo blocca i fondi per lo sviluppo delle nuove tecnologie della comunicazione e sembra impegnato solo nel tentativo di mettere le mani sulla rete di Telecom Italia ed in iniziative legislative di tipo censorio", sostengono Vita e Vimercati.

"Col nostro disegno di legge il PD avanza una proposta organica per la modernizzazione digitale del sistema delle imprese e della pubblica amministrazione e per lo sviluppo delle modalità di partecipazione democratica dei cittadini, per la valorizzazione della libertà in rete, dei nuovi contenuti creativi".

"Riteniamo importante avviare, contestualmente al percorso parlamentare, un grande dibattito sulla rete per raccogliere opinioni, suggerimenti, osservazioni, proposte di modifiche capaci di fare della nostra proposta una legge ampiamente condivisa dal popolo di internet".

Avrei voluto commentare questa iniziativa, dicendo che si tratta di un progetto lodevole… Poi però ho pensato alle proposte di legge D'Alia, Carlucci e Barbareschi del PdL. E mi sono domandato quali sia il reale obiettivo dei senatori Vita e Vimercati: nel documento si parla di massimi sistemi, e nessun accenno a temi chiave come copyright, privacy o anonimato.

C'è qualcosa che mi sfugge. Da un parte si preme per mettere un lucchettone al cancello dei buoi. Dall'altra si teorizza il pascolo libero – e i benefici della dieta Vegana. Scommettiamo sull'esito del dibattito su "neutralità delle reti, free software e società dell’informazione"?