Il professor Mauro Ferrari designato presidente del Consiglio europeo della ricerca (CER)

Il Consiglio scientifico del Consiglio europeo della ricerca (CER) ha designato il professor Mauro Ferrari come nuovo presidente. Il mandato inizierà nel 2020.

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a cura di Dario D'Elia

Mauro Ferrari oggi è stato designato come presidente del Consiglio europeo della ricerca (CER). È una buona notizia per l'Italia poiché il ruolo del CER è chiave per il sostegno finanziario della ricerca scientifica europea. Si parla infatti della selezione ogni anno e del finanziamento dei migliori e più creativi ricercatori di tutte le nazionalità e età per realizzare progetti in Europa.

"Dal 2007 a oggi sono stati circa 9 000 i progetti selezionati per il finanziamento mediante concorsi pubblici e oltre 110 000 gli articoli pubblicati in riviste scientifiche internazionali che riconoscono il sostegno del CER", si legge nella nota ufficiale. I" borsisti del CER hanno vinto premi prestigiosi, tra cui sei premi Nobel, quattro medaglie Fields e cinque premi Wolf. Il CER ha già consentito ai ricercatori di esplorare promettenti linee di ricerca che hanno condotto a scoperte scientifiche, come la prima immagine di un buco nero, importanti progressi nella ricerca sul cancro o l'individuazione precoce di falle nella sicurezza dei processori dei computer".

Il presidente quindi è il rappresentante ufficiale del Consiglio europeo della ricerca e presiede il consiglio scientifico, l'organo direttivo del CER composto da eminenti scienziati e accademici che definisce i metodi e la strategia di finanziamento scientifico del CER.

"Il professor Ferrari assumerà le nuove funzioni il 1º gennaio 2020, data in cui si concluderà il mandato del professor Jean-Pierre Bourguignon, presidente in carica", si legge nella nota ufficiale. La Commissione UE considera il momento chiave poiché ad aprile è stato proposto il più ambizioso programma europeo di ricerca e innovazione mai concepito, Orizzonte Europa. Si parla infatti di un aumento significativo del bilancio per il CER per portarlo dai 13,1 miliardi di EUR del periodo 2014-2020 a 16,6 miliardi di EUR per il periodo 2021-2027.

"Il professor Mauro Ferrari si è contraddistinto a livello internazionale per l'eccezionale carriera accademica interdisciplinare. La sua comprensione del valore della scienza per la società, la sua forte leadership e le sue eccezionali capacità di comunicazione lo rendono la persona giusta per condurre il CER e la scienza europea verso nuove vette", ha dichiarato Carlos Moedas, commissario per la Ricerca, la scienza e l'innovazione.

Il professor Ferrari si è distinto per una brillante carriera accademica, trascorsa negli Stati Uniti per diversi anni, nei settori della matematica, l'ingegneria, la medicina e la biologia, e ha contributo all'introduzione della ricerca nel settore della nanomedicina.

"È un onore essere stato scelto come prossimo presidente del Consiglio europeo della ricerca. Desidero ringraziare la Commissione europea e il consiglio scientifico del CER per la fiducia che hanno riposto in me affidandomi l'incarico di guidare questo progetto unico mentre prepariamo il terreno per il nuovo programma dell'UE Orizzonte Europa", ha dichiarato Ferrari.

Da ricordare che il professor Ferrari è stato selezionato fra 50 candidati di alto livello e al termine di un processo di valutazione e di colloqui il comitato di ricerca ha presentato al commissario Moedas la rosa dei tre giudicati più idonei. Da ricordare che il presidente del comitato è il professor Mario Monti (presidente dell'Università Bocconi) e al suo fianco vi sono i professori Alice Gast (rettrice dell'Imperial College), Fabiola Gianotti (direttrice generale del CERN), Carl-Henrik Heldin (presidente della Fondazione Nobel), Jules A. Hoffmann (Premio Nobel per la medicina), Helga Nowotny (già presidente del CER) e Maciej Zylicz (presidente della Fondazione per la scienza polacca).

Dopodiché, a seguito dell'incontro con il consiglio scientifico del CER si è giunti alla designazione. Ferrari gode di un mandato di 4 anni rinnovabile una sola volta.