Il ransomware "RobbinHood" blocca Baltimora, sistemi del Comune sotto ricatto

Un attacco ransomware sta tenendo sotto scacco i sistemi informatici del Comune di Baltimora. L'FBI intanto sta indagando.

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a cura di Dario D'Elia

Il Comune di Baltimora da più di due settimane è sotto ricatto: un attacco ransomware ha bloccato una buona parte dei sistemi informatici. La situazione è talmente grave che l'FBI è stata coinvolta nelle indagini. Diversi dipendenti pubblici non sono ancora in grado di accedere alla piattaforma e i cittadini non posso sfruttare i servizi digitali per pagare le bollette, versare imposte, acquistare i ticket del parcheggio, etc. Insomma, come hanno spiegato le autorità, ci vorranno mesi per ripristinare tutto.

Il Sindaco Bernard Young ha dichiarato alla stampa che non è intenzionato a pagare il riscatto di 13 Bitcoin richiesto - circa 98mila dollari - ma per mandare la città avanti potrebbe pensarci. "Non ho ancora preso una decisione", ha ammesso. Negli Stati Uniti si stima che il 70% delle istituzioni pubbliche in casi come questi abbiano resistito. alla tentazione

Tutto è iniziato il 7 maggio con il blocco dei sistemi e la comunicazione dei ricattatori: 3 Bitcoin per sistema o forfait da 13 Bitcoin per tutto. A quel punto gli esperti informatici del Comune su indicazione dell'FBI hanno proceduto a backup e disattivato ogni cosa.

Ancora oggi non è chiaro chi vi sia dietro all'operazione, ma solo che il ransomware adottato è una versione di "RobbinHood". E non è neanche chiaro come sia stato inoculato. L'unica certezza è oggi Baltimora si ritrova nella stessa situazione di Greenville, attaccata analogamente lo scorso 10 aprile.

La nota bizzarra è che la banda di pirati informatici ha sottolineato che ogni dato prelevato, dopo il pagamento del riscatto, verrà cancellato. Ci tengono alla privacy della cittadinanza.