Il risveglio di Rosetta e l'inseguimento della cometa

Rosetta arpionerà una cometa per scoprire com'è nato il Sistema Solare.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il risveglio di Rosetta e l'inseguimento della cometa

Il 20 gennaio 2014 Rosetta verrà riacceso, quindi inizierà a riscaldare i suoi strumenti di bordo e a comunicare con la Terra. Per qualche ora gli scienziati resteranno con il fiato sospeso perché, come conferma Fred Jansen, "non sappiamo esattamente a quale ora Rosetta si metterà in contatto con la Terra".

A questo punto Rosetta si troverà a circa 9 milioni di chilometri dalla cometa. La velocità a cui si muoverà tuttavia è sostenuta e ai primi di maggio sarà a soli 2 milioni di chilometri dal suo obiettivo. Verso la fine di maggio eseguirà la manovra cruciale per assicurarsi il rendez-vous con la cometa nel mese di agosto.

Rosetta sgancia il lander (Immagine ESA)

Quando sarà abbastanza vicina, la sonda sarà in grado di scattare foto inedite di questa cometa e calcolare informazioni importanti come la sua velocità di rotazione e l'orientamento dell'asse di rotazione.

Rosetta inoltre misurerà la gravità, la massa e la forma di Churyumov-Gerasimenko, di modo che sarà possibile calcolare la sua massa gassosa e la portata della coda. Non solo: raccoglierà anche campioni di plasma per capire come le sue sostanze interagiscono con il vento solare.

Fin qui tutto ordinario. A novembre 2014 però si verificherà l'impresa che tutti aspettano: il lander Philae trasportato dalla sonda Rosetta tenterà per la prima volta nella storia di atterrare sulla superficie di una cometa, servendosi di arpioni che dovrebbero ancorarlo al corpo celeste e impedirgli di rimbalzare in orbita.

L'atterraggio del lander (Immagine ESA)

Il professore Flamini ha sottolineato come "questa missione è rischiosissima perché non sappiamo cosa farà la cometa e come lo farà. E' rischiosissima la parte dell'orbiter ed è ancora più rischiosa la parte del lander. Siamo perfettamente coscienti di essere veramente al limite della fattibilità. Farà venire la pelle d'oca il momento in cui effettivamente Rosetta sarà in fase di avvicinamento e il momento in cui decideremo di sganciare il lander per farlo atterrare sulla cometa. Perché tra l'altro non sappiamo quando comincerà ad essere attiva".

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Se tutto andrà a buon fine sarà possibile avere immagini ad altissima risoluzione della superficie della cometa, ed eseguire l'analisi della sua composizione, che dovrebbe essere di ghiaccio e materiale organico. Un trapano preleverà campioni da 20 a 30 centimetri sotto la superficie, che poi verranno elaborati con gli strumenti di bordo del lander.