Il Sistema Operativo del M5S è online: vera democrazia?

Il Sistema Operativo del Movimento 5 stelle da ieri è operativo: si parte con le proposte di legge di iniziativa parlamentare.

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a cura di Dario D'Elia

Il Sistema Operativo del Movimento 5 stelle è online e operativo da ieri. Le prime indiscrezioni erano filtrate a inizio ottobre, alimentando la curiosità fra gli addetti ai lavori e nell'opinione pubblica. Da una parte appare come un grande salto in avanti per il concetto di democrazia partecipativa. Dall'altra non è ancora chiaro come si potrà tradurre l'attività online in azioni reali in Parlamento. Ad ogni modo la piattaforma, che si definisce Sistema Operativo ma certamente non vuole sfidare Windows 8, mette a disposizione una serie di strumenti di interazione.

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Il primo è quello che permette la discussione online delle proposte di legge di iniziativa parlamentare. Al momento capeggia quella relativa alle "Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all'editoria" firmata dal deputato Giuseppe Brescia. Ovviamente per partecipare bisogna essere iscritti certificati entro il 30 giugno 2013. Scorrendo i commenti sul blog di Beppe Grillo si scopre però che molti utenti non sono riusciti ancora ad autenticarsi: prevedibile, considerato che si tratta di un'applicazione online ancora acerba e in fase di implementazione.

La buona notizia è che non c'è bisogno di installare alcuna applicazione sul proprio PC, basta digitare login e password e il più è fatto. Si tratta praticamente di una comune applicazione online.

"Il primo firmatario della proposta inserisce il testo di legge e determina un periodo di tempo per la sua discussione online. Gli iscritti possono intervenire indicando integrazioni, modifiche, obiezioni, suggerimenti o vizi di forma e votare gli interventi degli altri utenti", si legge sul blog di Grillo in relazione al funzionamento del servizio.

"Il primo firmatario è incaricato di rispondere agli interventi qualora lo ritenga necessario e accogliere o meno le richieste presenti negli interventi durante il periodo di tempo stabilito per la discussione. Al termine di esso la legge, grazie agli interventi degli iscritti, avrà subito integrazioni, modifiche, tagli o sarà rimasta invariata".

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La fase successiva si esplicherà con la "Relazione di chiusura" del primo firmatario e infine il deposito in Parlamento della proposta di legge correlata.

Grillo ha ricordato che l'applicazione è in fase di test, e quindi ogni segnalazione di bug e malfunzionamento è benvenuta. "È la democrazia partecipata", ha dichiarato ieri Beppe Grillo durante la sua incursione a Palazzo Madama. "Basta emendamenti, commi e voti segreti. Questa è una grande trasformazione. I cittadini si trasformano in istituzioni. È il primo caso al mondo".

Il deputato Brescia ha puntualizzato l'unico limite della prima ora. "Nella prima fase si discutono solo le iniziative dei parlamentari". Per i cittadini tutto è rimandato. Ma siamo comunque agli inizi, e anche se qualcuno storce il naso pensando al ben più collaudato LiquidFeedback, la maggioranza degli iscritti inneggia alla "vera democrazia".