Il TAR annulla la multa da 500mila euro contro Tripadvisor: le recensioni scorrette non fanno danno

Il TAR ha annullato la sanzione del Garante contro Tripadvisor. Le eventuali recensioni scorrette non sono sua responsabilità.

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a cura di Dario D'Elia

Tripadvisor avrebbe dovuto pagare 500mila euro di multa per la "diffusione di informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni", ma il TAR ha annullato la decisione dell'Antitrust. A neanche 7 mesi dalla rilevazione della presunta pratica commerciale scorretta – iniziata nel 2011 – il tribunale amministrativo del Lazio ha deciso di dare ragione al noto portale di viaggi che pubblica recensioni degli utenti su hotel e ristoranti.

tripadvisor

"Non ha mai asserito che tutte le recensioni siano vere, richiamando anzi l'impossibilità di controllo capillare e invitando a considerare le 'tendenze' delle recensioni e non i singoli apporti", sostiene il TAR. "Esiste un approfondito sistema di controllo concentrato sulle sofisticazioni organizzate a scopo economico, le uniche in grado, in quanto organizzate, di influire sulla media del punteggio relativo alla singola struttura. Non si comprende quale danno per il consumatore abbia rilevato l'Autorità nelle sue valutazioni".

In pratica Tripadvisor non è ritenuto responsabile dell'eventuale presenza di recensioni scorrette. E dire che Garante, l'Unione Nazionale Consumatori di Federalberghi e altre associazioni concordavano sul contrario.

"TripAdvisor pubblicizza la propria attività mediante claim commerciali che, in maniera particolarmente assertiva, enfatizzano il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili in quanto espressione di reali esperienze turistiche", scriveva l'AGCM. Questo comportamento violerebbe gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo poiché indurrebbe in errore "una vasta platea di consumatori in ordine alla natura e alle caratteristiche principali del prodotto e ad alterarne il comportamento economico". 

Aggiornamento. Tripadvisor ha pubblicato una nota che riportiamo. "Siamo estremamente soddisfatti che il TAR del Lazio abbia ribaltato la decisione dell'Autorità Antitrust confermando ciò che abbiamo sempre saputo: TripAdvisor rappresenta una risorsa affidabile e preziosa,  non contiene alcun messaggio ingannevole rispetto alla fonte delle recensioni e i processi che TripAdvisor utilizza per mantenere l'integrità dei contenuti sono molto efficaci".

"Abbiamo fatto appello contro la decisione dell'Autorità Antitrust perché pensavamo fosse irragionevole ed eravamo in forte disaccordo con il suo contenuto. Il TAR del Lazio ha confermato che la decisione dell'Antitrust era assolutamente infondata e di conseguenza ha riconosciuto la validità degli strumenti migliori del settore adottati da TripAdvisor per proteggere il nostro sito dalle frodi".

"Milioni di persone utilizzano TripAdvisor ogni giorno per trovare aiuto nel prendere le migliori decisioni per le prenotazioni di viaggio ed essere sicuri di ricavare il miglior valore possibile da quanto guadagnato con fatica. Questa è sia una vittoria per i consumatori sia una conferma dell'impegno di TripAdvisor nell'aiutare a democratizzare l'industria del turismo".