Il testamento crittografico arriva in Italia

Due avvocati italiani hanno registrato due marchi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per due soluzioni atte a garantire alle famiglie che i beni in bitcoin e criptovalute di un defunto non vadano persi.

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a cura di Alessandro Crea

In Italia, due avvocati hanno registrato i marchi "Crypto Testament" e "Crypto Will" presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di una soluzione progettata per garantire alle famiglie che i beni bitcoin e criptovaluta del defunto non vadano persi. Infatti, nel caso in cui i token siano memorizzati su portafogli proprietari, di cui solo il defunto aveva il seme e le chiavi private, in molti casi è impossibile recuperarli. Questo è un evento molto più comune di quanto comunemente si creda, e ora ci sono milioni di BTC persi al modo.

Con la figura del Crypto Executor, Crypto Wills si propone di risolvere il problema perché fungeranno da garanti sia per la persona che fa il testamento che per gli eredi. Si tratta infatti di figure professionali con competenze tecnico-giuridiche, affidabilità derivante dall'iscrizione all'albo, e possesso di assicurazione professionale obbligatoria.

I due avvocati alla base di questa soluzione sono Rocco Greco, di Montichiari, e Gianluca Bertolini, di Trapani. Insieme hanno studiato una soluzione che permette la gestione del trasferimento di proprietà in caso di morte del proprietario dei token, anche se scompaiono senza aver dichiarato il possesso delle valute digitali.

Gli obiettivi di Crypto Executor e Crypto Will includono anche la risoluzione di problemi relativi al recupero di token quando il proprietario muore senza aver informato gli eredi della presenza di criptovalute nel bene ereditato. Un altro problema è quando muore il proprietario della criptovaluta, avendo indicato nel suo lascito testamentario che i token dovrebbero essere distribuiti tra più eredi, dato che in questi casi, gli eredi stessi devono affrontare questioni delicate inesplorate dalla giurisprudenza italiana dal punto di vista fiscale, legale e pratico.

Secondo un recente sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera, il 18% degli italiani possiede bitcoin o altre criptovalute, e le questioni legali in caso di ereditarietà dei token sono all'ordine del giorno. L'Avvocato Rocco Greco afferma: "Il legislatore italiano non può continuare per sempre a lasciare un pericoloso vuoto normativo, lasciando ai giudici l'arduo compito di interpretare e applicare le regole per analogia".

Con l'aumento dei possessori di criptovaluta, il loro peso, soprattutto economico, coinvolgerà molte aree del diritto, in particolare il diritto commerciale e successorio. Molti possessori di criptovaluta (anche se la stragrande maggioranza ha meno di 40 anni) prima o poi moriranno, con tutti i problemi che ne conseguono dal punto di vista legale e successorio. Quindi Crypto Will e Crypto Executor possono essere un'ottima soluzione.