Il touchscreen capacitivo che si usa con i guanti

SMK Corp ha presentato un nuovo touchscreen capacitivo che funziona anche con i guanti. L'azienda ha aumentato la sensibilità degli schermi con un chip che migliora la precisione del rilevamento di input e con una nuova struttura del pannello in grado di prevenire il disturbo e malfunzionamenti.

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a cura di Roberto Caccia

L'azienda SMK Corp ha presentato un touchscreen capacitivo in grado di funzionare anche se si usa un paio di guanti. La nuova invenzione mira a sostituire i tradizionali schermi sensibili al tocco che si possono trovare nei dispositivi dedicati alle automobili, come i navigatori satellitari e i cosiddetti "sistemi d'infotainment".

SMK ha aumentato la sensibilità di questi schermi usando un chip in grado di incrementare la precisione del rilevamento di input e sviluppando una nuova struttura dei sensori del pannello, con un'alta resistenza al disturbo per prevenire eventuali malfunzionamenti.

Il nuovo touchscreen di SMK Corp permette di essere usato anche con un paio di guanti

La dimensione dello schermo con questo nuovo pannello può arrivare fino a 8 pollici. L'azienda comunica che questa tecnologia è in grado di funzionare correttamente a temperature che vanno dai meno 30 ai 95 gradi centigradi. Per ora la produzione si concentrerà sugli schermi da 6,5 pollici, con un volume di 100.000 unità mensili.

Non è chiaro se i costi di produzione permetteranno la produzione in massa anche per smartphone e tablet. D'altronde l'inverno si sta avvicinando e a meno che non si scelga di comprare un paio di guanti conduttivi bisognerà rassegnarsi e usare i propri dispositivi con schermo capacitivo a mani nude.

Oppure, si possono usare i wurstel monoconfezione, che l'anno scorso hanno spopolato nei paesi asiatici. In Corea la geniale idea di marketing ha infatti provocato un aumento delle vendite di questo snack del 40 percento.

Nei paesi asiatici qualcuno ha già trovato una soluzione... - Clicca per ingrandire

I raffinati gusti italici saranno sicuramente più difficili da soddisfare, ma non è detto che a qualcuno possa venire l'idea di confezionare qualche altro snack in grado di soddisfare gli esigenti schermi capacitivi dei nostri smartphone.