"Nel vostro Paese il consumatore è maltrattato, poco rispettato. Con mille offerte che cambiano continuamente e tanti piccoli inganni, tanti trucchi, tante trappole", ha dichiarato il patron di Iliad, Xavier Niel al Sole 24 Ore. "Ecco perché sono sicuro che la nostra proposta, che certo non posso anticipare e che comunque avrà il vantaggio di essere semplice e certa, sarà attrattiva".
Niel ha confidato che in Italia si potrebbe confezionare un'offerta tariffaria del 10% inferiore rispetto a quelle più convenienti. In ogni caso l'obiettivo della campagna d'Italia è chiaro.
"Quarto operatore mobile in Italia: un'opportunità unica per il Gruppo", si legge nel resoconto finanziario 2016 di Liad. L'operatore mobile francese che si appresta a sbarcare nel nostro mercato entro la fine dell'anno - forse con il marchio Free Mobile, grazie all'acquisizione di una parte degli asset di Wind e Tre Italia, punta a diventare la quarta forza del settore.
Sappiamo che punterà sul low cost e quindi non solo andrà a impensierire gli operatori mobili virtuali - su tutti Poste Mobile e Fastweb Mobile - ma anche le offerte di ingresso di TIM, Vodafone e Wind Tre.
Da ricordare, non a caso, che TIM ha in serbo per l'estate la presentazione di un nuovo marchio per il presidio della fascia bassa.
Nel documento di Iliad si legge anche che l'accordo del settembre 2016 per gli asset prevedeva l'acquisizione di una porzione di frequenza 35 MHz per 450 milioni di euro, di macro-siti di rete, potenziali accordi di RAN-sharing per le aree rurali (o acquisto) e accordi di roaming per 5 anni anni rinnovabili per altri cinque.
In pratica Iliad sarà in grado di offrire servizi 3G e 4G e coprire la maggior parte della popolazione in autonomia e circa il 25% grazie al roaming del partner Wind 3.
L'obiettivo minimo è di avvicinarsi al 10% di share per ottenere un margine operativo lordo bilanciato, ma in verità le aspirazioni sono del 25% come in Francia.