Iliad si appresta a sbarcare in Italia "nei prossimi mesi" e comunque prima dell'estate, secondo il reporter economico Matthieu Pechberty del canale francese Bfm TV.Le sue fonti avrebbero confermato l'imminente campagna italiana, per di più connotata da una strategia più aggressiva rispetto a quanto fosse circolato in passato.
Mesi fa la dirigenza francese aveva lasciato filtrare l'obiettivo di conquistare il 10% della clientela in tre anni, adesso si parla dello stesso risultato però in un anno. Analogamente a quanto riuscì a fare in Francia tra il 2013 e il 2014.
Ciò vorrebbe dire conquistare la quarta posizione del segmento mobile italiano con più del doppio di SIM di Poste Mobile, il primo operatore virtuale, e meno della metà di Vodafone - sempre considerando esclusivamente le SIM consumer.
Per dare solidità all'intero progetto di espansione pare che Iliad si sia concentrata molto sul network, sugli accordi di interconnessione e quelli commerciali legati alla portabilità del numero. Da una parte, com'è risaputo c'è la porzione di rete e frequenze acquisita a seguito della fusione di Wind e Tre - per obblighi Antitrust UE, dall'altra il piano di sviluppo che prevede l'implementazione di altre 6mila antenne. Il tutto sfruttando anche un accordo di roaming con TIM e Vodafone che ne hanno rispettivamente ulteriori 17mila distribuite sul territorio.
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Senza contare altri potenziali accordi futuri con il gestore delle torri radio Inwit (Telecom Italia) e Open Fiber. Quest'ultima in prospettiva dovrebbe rendere possibile la connessione in fibra delle torri e anche domani la creazione di offerte residenziali - con la modalità Open Stream.
Da rilevare che solo recentemente è stato designato l'amministratore delegato di Iliad Italia Benedetto Levi e al momento sono ancora aperte numerose posizioni sul sito ufficiale legato al recruiting.
Inoltre in numerose zone d'Italia nella ricerca reti via smartphone è già comparsa quella di ILIAD a dimostrazione che la fase di test è a buon punto. Sul nome ufficiale però permane ancora incertezza: si chiamerà ILIAD Italia?