Illusione di potere, un Dick poco conosciuto ma eccellente

Illusione di Potere di Philip Dick rappresenta la summa dei temi cari allo scrittore di fantascienza, dai viaggi nel tempo ai futuri distopici.

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a cura di Alessandro Crea

Vi siete mai sentiti sperduti e confusi dinanzi al mondo, alla storia, all'attualità, allo scorrere del tempo e della vita? Se la risposta è positiva, Philip Dick è lo scrittore che fa per voi e Illusione di Potere rappresenta la summa del suo lavoro sulla crisi dell'uomo contemporaneo, incapace di decifrare la complessità e contraddittorietà dei segni di cui è intessuta l'esistenza, e quindi di agire in modo efficace.

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Il protagonista, il dottor Eric Sweetscent, si ritrova infatti impotente dinanzi a una situazione molto più complessa di quanto lui possa anche solo comprendere. La Terra è coinvolta in una guerra impossibile da vincere contro una razza aliena di insettoidi, con altri alieni ancora più spietati come alleati, e sua moglie è mortalmente dipendente da una droga. Il suo ultimo paziente infine non solo è l'uomo più potente della Terra ma probabilmente anche il più malato, ed Eric non sa decidere se sia preferibile guarirlo o continuare a tenerlo sospeso a un passo dall'aldilà.

Tutti e tre i personaggi infine tentano costantemente di manipolare il Tempo, viaggiando avanti e indietro all'interno di un multiverso nel tentativo di perseguire i propri scopi. È possibile perseguire davvero qualcosa utilizzando uno strumento che non si comprende all'interno di un universo il cui senso e i cui limiti restano sfuggenti?

Una risposta definitiva come sempre è assente nei libri di Dick, ma lo scrittore ha la capacità di trascinarci ugualmente all'interno di una trama che si disfa irrimediabilmente, come in ossequio all'entropia. Il tempo diventa relativo come lo Spazio, il sé del protagonista si disperde attraverso la distruzione stessa di una narrazione lineare, lo scenario diventa plurale, le possibilità diventano metafisiche e assolute: non più scelte individuali ma scelte universali, nel senso letterale del termine.

Il tempo si sfilaccia, lo Spazio si disperde e tutti, lettore e protagonisti, diventano viaggiatori di più universi. In tutto questo una sola certezza resta sempre salda: ovunque l'uomo finisca, rimane avvinto dal suo stesso destino.

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Illusione di Potere dunque si configura come un viaggio estremo e pessimista ai limiti della coscienza umana. Il linguaggio di Dick è solo apparentemente semplice, ma è efficace nel riuscire comunque a tenerci sempre avvinti pur nella crescente confusione e nel senso di disagio che ne consegue, tuttavia non è un libro adatto a tutti.

I livelli di lettura infatti sono molteplici ma per decifrarlo è necessario possedere i giusti strumenti e chi non li ha difficilmente potrà trovare la lettura semplice fonte di svago. Se però vi sentite in grado di misurarvi con questo testo non ve ne pentirete, Dick vi ricompenserà lautamente con un testo profondo e in alcuni momenti persino divertente, seppur in maniera sarcastica, che vi porterà dritti alle soglie del Tempo e della coscienza. Stabilire cosa c'è oltre spetterà unicamente a voi.