Ilmeteo.it messo offline da Chrome per un link sbagliato

Ieri il sito di Ilmeteo.it, uno dei più visitati in Italia, è finito nella blacklist di Chrome e di alcuni antivirus per un link errato in una pubblicità.

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a cura di Redazione - Sicurezza

Proprio qualche giorno fa abbiamo trattato il tema di come i cybercriminali usino i circuiti pubblicitari, anche famosi, per reclamizzare siti che hanno compromesso per distribuire di malware.  

Ieri sera, per qualche ora, il sito de Ilmeteo.it è stato segnalato come "a rischio" da browser come Chrome e vari suite di sicurezza. Il motivo, secondo chrome, era da ricercarsi nella presenza nella pagina a un link al sito www.offertedelmomento.it, che secondo il popolare programma di navigazione è rinomato per distribuire malware.

Praticamente a tutti capita, prima o poi, di beccarsi la schermata del malware di Chrome. Tenete gli occhi ben aperti...

Già stamattina la situazione era stata risolta, ma abbiamo chiesto chiarimenti a Ilmeteo, per capire cosa fosse successo. La spiegazione dell'avvenimento si inquadra in un "problema con la pubblicità", ma i network di vendita come quelli di Yahoo e Google sono stavolta innocenti.

Alla nostra domanda su cosa fosse accaduto, Antonio Sanò - Presidente e Amministratore Delegato di Ilmeteo.it - ha risposto che "per due ore circa era presente un codice estraneo, ma comunque innocuo, che non aveva nessuno scopo se non quello di far partire gli alert di alcuni antivirus e di Chrome. Il codice è stato prontamente corretto, e ora la navigazione è corretta".

Il codice, però, non arriva in pagina da solo e abbiamo quindi chiesto se ci fossero state violazioni della sicurezza del sito. La risposta ci ha riportato al problema del controllo della pubblicità: "Il codice errato era in un contenuto pubblicitario fornito da un terzo fornitore" -ha specificato Sanò - "cioè un fornitore terzo rispetto ai nostri partner che sono Veesible e Google".

Stavolta i network automatici, quindi, non c'entrano, ma questo non fa che rafforzare i nostri consigli nel tenere bene aperti gli occhi sui banner, skyscraper e tutti gli altri elementi pubblicitari che mettiamo sulle nostre pagine. Basta una distrazione e potrebbe passare del codice dannoso che farebbe finire il sito sulle blacklist di molti operatori del settore, tagliandoci fuori dalla Rete.