In Europa siamo tutti pirati, Hollywood fattene una ragione

Il rapporto UE "A profile of current and future audiovisual audience" conferma quello che tutti sanno: la maggioranza degli europei scarica e vede film pirata.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione UE ha scoperto che la pirateria digitale non è un'anomalia, ma prassi consolidata nelle famiglie del Vecchio Continente. Il rapporto "A profile of current and future audiovisual audience" conferma quello che le major cinematografiche e i detentori di copyright non hanno ancora capito: hanno perso. Ma non male, di più. Come quei bambini che si ostinano a fare la guerra con i soldatini, mentre gli adulti li guardano con tenerezza.

Nel documento, che ha coinvolto un campione di 4.608 persone di età compresa tra i 4 e 50 anni di 10 paesi UE, si scopre che il 97% degli europei vede film occasionalmente. Dopodiché il 68% lo fa gratuitamente scaricandoli da Internet o via streaming – il 34% con assiduità settimanale.

Stream e download "free"

Ora, la cosa divertente è che quel "gratuito" potrebbe essere legato magari al mondo YouTube. Però sono gli stessi autori del rapporto a sottolineare che nei questionari hanno preferito non usare il termine "pirateria" per massimizzare le risposte. Insomma, è vero che c'è modo online di accedere a contenuti gratuiti legali, ma tutti i dati lasciano intendere che si stia parlando di film pirata.

"L'alto costo del cinema o delle piattaforme legali è la motivazione chiave per il downloading gratuito e lo streaming. Il 50% dei rispondenti ammette di fare streaming e scaricare film gratuitamente perché i biglietti del cinema, video on demand e DVD sono cari e non possono permetterseli per tutti i film che vorrebbero vedere", si legge nel rapporto.

Fra le altre motivazione la facilità di accesso e la disponibilità. Insomma, perché dove attendere l'uscita sul mercato quando online c'è già tutto? Non a caso il 19% "scarica soprattutto i film USA di successo" perché normalmente non sono subito presenti sui canali di distribuzione legali online.

Report generale

I paesi dove questo "comportamento" (dowloading/streaming) è più diffuso sono Lituania (83%), Romania (77%), Polonia (69%) e Spagna (65%). L'Italia registra un 58%. Mentre i più bravi della classe sono i tedeschi con il 24% e gli inglesi con il 32%.

I più attivi sono i nuclei famigliari a basso reddito: il 68% vive con un reddito mensile inferiore ai 1000 euro. Contro il 42% di quelli che arrivano a 2000 euro al mese. "Prevalentemente maschi, giovani, che vivono nelle aree urbane e che hanno un alto livello di educazione".

Nulla di nuovo sotto il Sole. Che vogliamo fare cara industria del cinema? Stanarli nelle case?