In Francia potrebbe arrivare il canone per PC

Ai francesi piace la TV pubblica senza pubblicità, ma forse dovranno pagare di più per PC e cellulare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Lunedì è stata una data storica per la televisione pubblica francese, che ha trasmesso senza pubblicità, per la prima volta da 40 anni. Il successo, forse anche dovuto alla curiosità, è stato strepitoso.

Si sono sintonizzati, infatti, ben tre milioni di spettatori in più, rispetto alla media.

La pubblicità è stata bandita dai canali pubblici dalle 20.00 alle 06.00; questa nuova norma implica mancate entrate per 750 milioni di euro, che il governo di Sarkozy ha previsto di recuperare tassando gli altri operatori TV, gli ISP e gli operatori telefonici.

Evidentemente le casse piangono, visto che una commissione di senatori propone di applicare il canone anche a PC e cellulari, che sarebbero considerati equivalenti alla TV.

 

Il successo della TV senza pubblicità era piuttosto scontato, non tanto la ricerca di fondi tramite questi nuovi dazi. La TV pubblica francese, come la RAI, è una struttura enorme, con costi altissimi, ed è chiaro che qualcuno deve mantenerla.

Una televisione che si basa completamente su entrate pubbliche, tramite il canone e altri finanziamenti statali, è una TV pubblica migliore?

Potenzialmente c'è più libertà per la creazione dei contenuti (ammesso che lo Stato non s'intrometta), visto che il finanziatore è, teoricamente, disinteressato, a differenza degli inserzionisti. D'altra parte, c'è anche il rischio di non poterli produrre, i contenuti. Voi cosa ne pensate?