In Giappone vogliono costruire un Gundam vero per la Difesa

Due politici giapponesi hanno proposto di realizzare un vero Gundam, un robot per la difesa della nazione. La spesa folle richiesta però fa pensare a una sparata per raccogliere voti, soprattutto dai nerd!

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a cura di Manolo De Agostini

Gundam potrebbe diventare realtà, un giorno. Due politici giapponesi, Tadamori Oshima e Bunmei Ibuki, del Partito Liberal Democratico (LDP) ritengono il paese dovrebbe dotarsi di giganteschi robot antropomorfi da combattimento. Secondo il sito Kotaku i due ne parleranno durante una trasmissione sulla piattaforma video giapponese Nico Nico Live.

L'idea fa sognare, perché tutti da piccoli abbiamo pensato a come sarebbe stato il mondo se i personaggi dei nostri cartoni preferiti fossero stati veri. C'è chi ha pensato di sfidare sul rettangolo di gioco Holly e Benji e chi invece avrebbe fatto carte false per essere all'interno di Gundam e sconfiggere i cattivi di turno. Ed evidentemente non solo in Italia abbiamo dei politici "sognatori" (è un eufemismo).

Realizzare un Gundam completamente funzionante, secondo una stima del 2008 del sito Science Portal, gestito dalla Japan Science and Technology Agency, costerebbe circa 725 milioni di dollari, solo per reperire i materiali e realizzare le varie parti - costi di laboratorio, manodopera e altro dovrebbero portare la cifra facilmente un miliardo di dollari.

Probabilmente i due politici con il termine "Gundam" intendono solo definire dei grandi robot pilotati da umani, i cosiddetti mech, da usare presumibilmente come forza di difesa del paese. C'è chi però ha già criticato l'idea, perchè macchine tanto grandi sarebbero messe fuori gioco rapidamente da piccoli droni.

C'è però il sentore che l'LDP stia solo cercando di riguadagnare il controllo del paese facendo sognare il popolo, in un periodo in cui l'economia stagna e risente ancora degli effetti dello tsunami. Difficilmente la loro idea diventerà realtà, ma forse non mirano a quello: la nostra esperienza di italiani ci dice che un politico che la spara grossa è un politico che guadagna voti. Funzionerà così anche in Giappone?