In pratica

Il momento in cui credi che tutto sia diventato noioso, spesso, è proprio quello in cui scopri la novità. Accade nel campo della fotografia digitale, dove sembrava che non ci potessero essere novità. A dare uno scossone ci pensa Sigma, che propone una macchina digitale differente, basata su un diverso tipo di sensore, e mai vista finora sul mercato.

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a cura di Tom's Hardware

In pratica

È difficile dare un giudizio sulla DP1, perché è difficile trovare un termine di paragone ben preciso con cui confrontarla. Viste le dimensioni del sensore, siamo per certi versi costretti a paragonarla ad una reflex, di cui però non ha la stessa reattività e capacità di adattamento alle varie condizioni di ripresa. Da questo punto di vista, la DP1 non è superiore né ad una reflex né a una compatta, perché entrambe sono più reattive.

Dal punto di vista delle qualità fotografiche, la DP1 è molto interessante, visto che scatta foto equivalenti e migliori di molte reflex. Mancano, però, alcune caratteristiche tipiche delle compatte : la profondità di campo, per esempio, è molto limitata, quindi bisogna imparare a gestirla correttamente se non si vogliono avere grosse delusioni. La gestione della profondità di campo, con una focale da 16,6 mm, è piuttosto facile, ma non si raggiungono i livelli di una compatta. Conviene quindi usare come termine di paragone una reflex a sensore APS-C, la cui focale equivalente è simile.

Il sensore Foveon permette di raggiungere una risoluzione reale ben più elevata di quella che si potrebbe immaginare sulla base dei soli 4,5 Mpixels dichiarati. La risoluzione delle foto scattate con la DP1 è del tutto paragonabile a quella di una macchina digitale tradizione con sensore da 7 a 9 Mpixels. A scopo comparativo abbiamo inserito fotografie scattate con la Sigma DP1, la Nikon D200 (10 Mpixels con zoom Nikon 18-200VR) e la Fujifilm S100FS (11 Mpixels).

Con la DP1 (formato JPEG), le immagini sono di piccole dimensioni, ma la nitidezza è a dir poco stupefacente. Gli angoli dell'immagine sono del tutto esenti da aberrazioni cromatiche.

La Nikon D200 (formato JPEG) abbinata all'obiettivo 18-200 VR, è meno nitida ma più ricca di dettagli in corrispondenza delle ombre. Stavolta, le aberrazioni cromatiche sugli angoli sono evidenti.

La stessa foto scattata con la Nikon D200, ma in formato RAW e poi trattata con Capture NX, mostra una risoluzione leggermente superiore a quella della DP1. Le aberrazioni cromatiche sono state eliminate dal software.

L'immagine scattata con la Fujifilm S100 ha un'elevata risoluzione, ma le aberrazioni cromatiche agli angoli sono molto evidenti. Un trattamento software può eliminarle.

La DP1, a 400 ISO si comporta molto bene: il rumore è quasi inesistente.

A 800 ISO, la perdita di qualità dell'immagine è abbastanza accettabile, ma non per questo impercettibile. Il rumore in corrispondenza delle ombre inizia a diventare evidente.

La DP1 genera immagini ben esposte, ricche di dettagli e sfumature.

Si possono ottenere anche dei bei primi piani, ma la DP1 non è certo la macchina ideale per fare fotografia macro. La ridotta profondità di campo può costituire un problema.

Limitata nelle sue possibilità e pensata per usi molto particolari, la Sigma DP1 è davvero diversa dalle altre macchine digitali. È una macchina fotografica da comprare con cognizione di causa, consapevoli dei suoi pregi ma anche dei suoi difetti, magari da abbinare ad una seconda macchina fotografica dalle potenzialità più ampie. Infine, un aspetto non secondario da considerare è il costo della DP1, molto elevato.

I pro

  • Piccola e leggera
  • Elevata qualità d'immagine
  • Funziona in modalità Manuale

I contro

  • Potenzialità limitate
  • Poco reattiva
  • Prezzo molto elevato

Prezzo medio: 750 euro

Voto: 7,5/10