In Svezia l'obolo 2.0, il Signore accetta carte di credito

Alcune chiese svedesi hanno cominciato ad accettare offerte con carte di credito e strumenti di pagamento cashless.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Andate a bervi un buon caffè in un qualsiasi bar italiano e provate a pagare con carta di credito o bancomat. Già immaginiamo la scena: barista con sguardo sconcertato, come se si trovasse di fronte un alieno, e invito più o meno gentile a reinserire quello strumento arcano simile a una scheda con un microchip in posti più consoni (il portafoglio, naturalmente).

Eppure basta spostarsi 2000 km più a nord per accorgersi che nelle lande che hanno dato le origini ai vichinghi si possono usare gli strumenti di pagamento elettronici anche per fare un'offerta in chiesa. Proprio così, in Svezia persino il nostro Signore accetta pagamenti digitali. Ecco a voi l'obolo 2.0.

chiesa

Immagine: Bloomberg

A dare risalto alla notizia non è il gazzettino della parrocchia, ma il sito web finanziario Bloomberg. Secondo quanto riportato dall'autore dell'articolo numerose chiese svedesi hanno cominciato a raccogliere donazioni tramite applicazioni mobile, mentre la cattedrale di Uppsala accetta anche le carte di credito.

Fermiamoci un attimo: una cattedrale edificata nel 13 secolo accetta i pagamenti digitali. E noi siamo ancora qui a infilare monetine nei distributori della metro, per prendere un biglietto cartaceo che finirà nel cestino (se non addirittura per terra) dopo una manciata di secondi.

uppsala cathedral

Visita alla Cattedrale di Uppsala? Lasciate pure i contanti a casa

Quello che arriva dalla Svezia è un segnale inequivocabile della volontà di allontanarsi dai pagamenti in contanti, ma le donazioni ecclesiastiche cashless sono solo l'ultimo tassello di una lunga fila di servizi capaci di dire addio a monete e banconote.

In Svezia la maggior parte delle banche ha infatti smesso di fornire contanti ai suoi clienti e anche diversi negozi e musei ora accettano solo carte di credito o di debito. Persino i senzatetto di Stoccolma, che si tengono impegnati vendendo riviste e quotidiani, hanno cominciato ad accettare pagamenti digitali.

La scena descritta a inizio articolo si ribalta: andate in un mercatino dell'usato e il venditore sarà ben felice di accettare la vostra carta, mentre storcerà il naso di fronte ai vetusti contanti. Come dargli torto?

homeless credit card

Accetta carte di credito? Certo!

Il segreto di questa filosofia si racchiude in due parole: innovazione tecnologica. Gli svedesi sono stati early adopters di PC e cellulari, mentre le banche del paese sono state rapide a creare carte di credito, di debito e Swish.

No, Swish non è un piatto tipico svedese a base di carne indefinita e condimenti poco ortodossi, ma un sistema di pagamento mobile nato nel 2012 e in grado di conquistare metà popolazione in soli 4 anni (5 milioni di utenti a novembre 2016, gli ultimi dati parlano di 5,5 milioni).

Considerando la situazione appena descritta è facile capire i motivi che hanno spinto le parrocchie svedesi a restare al passo coi tempi, traendo grossi benefici. Le app mobile e i pagamenti con carte di credito diminuiscono drasticamente il rischio di furti, inoltre è più economico affidarsi a Swish, visto che per depositare grosse quantità di denaro in banca bisogna pagare una commissione.

swish

Ad oggi ci sono 5,5 milioni di svedesi che usano Swish

L'uso di Swish ha inoltre permesso alla parrocchia di Jarna-Vardinge (circa 50 km a sud di Stoccolma) di aumentare la quantità di denaro raccolto, visto che le donazioni dei 7500 parrocchiani non sono più limitate ai pochi spiccioli rimasti in tasca (quando ce ne sono).

La cosa divertente è che durante il momento della raccolta alcuni fedeli hanno cominciato ad alzare il braccio con lo smartphone in mano per far capire di voler effettuare una donazione, come racconta un portavoce della parrocchia della Chiesa Svedese di Uppsala.

Anche a noi la scena strappa un sorriso amaro, soprattutto perché scommettiamo che anche in Italia ci sono persone con lo smartphone in mano in chiesa, ma per controllare Facebook e WhatsApp. Ognuno ha i fedeli che si merita, probabilmente noi ci meritiamo i seguaci di Zuckerberg.


Tom's Consiglia

Per restare in tema religioso, vi consigliamo di dare un'occhiata alla nostra recensione di "Perché non sono cristiano", un libro del grande matematico Bertrand Russell. Potete acquistarne una copia a una manciata di euro su Amazon (ovviamente con carta di credito).