Indirizzi IP: identificativi o no?

UE e Google la pensavo diversamente sugli indirizzi IP: delicati gli effetti sulla privacy

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a cura di Dario D'Elia

Gli indirizzi IP sono al centro di un acceso dibattito tra il Comitato per le libertà civili del Parlamento Europeo e Google. Il primo sostiene che l'IP debba essere considerato come un dato personale, insomma un elemento univoco di distinzione per l'utente soggetto alle legge per la privacy. Google, invece, è di diverso avviso: un indirizzo IP non può essere considerato un dato personale perché i provider li cambiano di frequente (IP dinamici).

"Dire che gli indirizzi IP sono in ogni caso dei dati personali è un'affermazione che suggerisce in maniera non corretta che ogni indirizzo IP possa essere associato ad un determinato individuo", ha dichiarato Alma Whitten, software engineer di Google.

Dato che un'utenza può essere condivisa fra più persone, la gestione degli IP fondamentalmente sembrerebbe agevolare Google solo nella guerra al click fraud. Secondo Mark Rotenberg, rappresentante di Electronic Privacy Information Center (EPIC), però, sapere l'indirizzo IP di qualcuno in un determinato momento consente di sbloccare l'accesso ad altre informazioni personali. "Ancora tante persone ritengono che la privacy sia minata dai motori di ricerca invece che dagli ISP, anche se alcuni ISP vendono le sessioni online degli utenti a terze parti", ha sottolineato Matt Cutts, specialista Google del settore .