Intel: i PC migliorano ma perde miliardi nel settore mobile

Intel presenta la prima trimestrale del 2014, recepita bene dal mondo finanziario. Bene i datacenter e l'Internet delle cose, malissimo il settore mobile, con l'azienda che sta svendendo i propri chip per raggiungere quota 40 milioni di tablet.

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a cura di Manolo De Agostini

Datacenter, Internet delle cose e software. Sono questi i tre pilastri della trimestrale di Intel, chiusa con un fatturato di 12,8 miliardi di dollari, un utile operativo di 2,5 miliardi, un utile netto di 1,9 miliardi e un utile per azione di 38 centesimi. Il margine lordo si è attestato al 59,7%. Dati che superano le stime di Wall Street e che in un certo senso ricalcano, con alti e bassi, quelli dello stesso periodo dell'anno scorso, quando Intel faceva segnare un fatturato di 12,6 miliardi, un utile operativo di 2,5 miliardi, un utile netto di 2 miliardi e un utile per azione di 40 centesimi.

"Nel primo trimestre abbiamo osservato una solida crescita nei datacenter, con segnali di miglioramento nel mercato PC e abbiamo distribuito 5 milioni di chip per tablet, facendo un grande progresso verso l'obiettivo di 40 milioni di tablet per il 2014", ha affermato l'amministratore delegato Brian Krzanich.

Al di là dei dati complessivi, che sono importanti, è lo sguardo alle singole divisioni quello che permette di avere una migliore visione di un'azienda. Il PC Client Group di Intel ha raggiunto un fatturato di 7,9 miliardi nel primo trimestre, in calo dell'1% sull'anno passato. Questo in qualche modo ci conferma che la forte contrazione del settore sembra aver toccato i minimi termini. Merito (parziale) della fine del supporto a Windows XP? Può darsi, secondo analisti come Gartner, ma attendiamo i dati futuri per capire se vi sarà un'inversione di tendenza.

Con una crescita del fatturato dell'11% sullo stesso periodo del 2013 il Data Center Group raggiunge quota 3,1 miliardi di dollari e si proietta a essere la migliore divisione di Intel, se non fosse che deve fare i conti con lo strabiliante +32% dell'Internet of Things Group, che ha fatturato 482 milioni. Il settore dell'Internet delle cose è ancora agli albori e ha inimmaginabili margini di crescita: non bisogna stupirsi del risultato ottenuto.

Infine ci sono i segmenti "Software and services", che con un fatturato di 553 milioni di dollari crescono, su base annua, del 6%. Tutto bene quindi? No, perché anche Intel ha il suo tallone d'Achille, una spina nel fianco che si chiama "Mobile and Communications Group". Nonostante i progressi citati dal CEO Kranich Intel deve fare i conti con un fatturato per la divisione di 156 milioni di dollari, in calo del 61% sull'anno passato. C'è molto da fare, per usare un eufemismo.

La divisione ha fatto registrare una perdita operativa di 929 milioni di dollari. Un'enormità se paragonata ai 3,15 miliardi di tutto il 2013 e agli 1,78 miliardi di un anno prima. Il traguardo dei 40 milioni di tablet venduti - mentre degli smartphone Intel non parla mai - non è detto che porti a migliorare i conti. Per raggiungere i propri obiettivi l'azienda sta applicando forti sconti ai produttori cinesi, come riporta il Financial Times, e questo vuol dire rimetterci denaro, tanto denaro.

Intel nel settore mobile ha bisogno di due cose: accelerare il passaggio ai 14 nanometri, per avere chip più competitivi e migliorare l'offerta sul fronte LTE, cosa che sta cercando di fare ma in chiaro ritardo sulla concorrenza. E poi deve puntare - ma anche in questo caso sembra sulla strada giusta - su Android. Brian Krzanich ha infatti dichiarato che dei 5 milioni di tablet raggiunti nel primo trimestre, tra l'80% e il 90% hanno il sistema operativo sviluppato da Google. La maggioranza delle proposte si colloca nella fascia tra 150 e 250 dollari. E questa se vogliamo è una notizia molta brutta per Microsoft.

La strategia di Intel nel settore mobile è comunque destinata a far segnare perdite ingenti praticamente per tutto l'anno, questo è sicuro. Fortunatamente l'azienda è abbastanza solida in altri comparti, altrimenti sarebbero guai seri. Per il secondo trimestre Intel prevede un fatturato di 13 miliardi, con un margine d'errore di 500 milioni. Il margine lordo dovrebbe attestarsi al 63% (più o meno il 2%).

Per l'intero 2014 Intel stima di raggiungere un fatturato in linea con quello del 2013, quindi circa 52/53 miliardi di dollari, con un margine lordo del 61%, più o meno un punto percentuale. L'azienda spenderà 18,9 miliardi circa alla voce ricerca e sviluppo, fusione e acquisizioni.