Intel IoT: dispositivi intelligenti in ogni dove, anche in casa

L'azienda ha annunciato una piattaforma, Intel IoT, nuovi prodotti e una rete ampliata di aziende destinati ad accelerare l'adozione e l'innovazione.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel non ha certo brillato in questi anni nel settore mobile, ma la situazione nell'ultimo periodo è migliorata, anche se solo grazie a ingenti sussidi ai produttori che hanno portato ad altrettanto grandi perdite (svariati miliardi) sul fronte finanziario.

L'azienda statunitense, vittima di un iniziale ritardo e di qualche progetto non all'altezza, non vuole ripetere gli errori del passato e per questo è molto attiva in due settori che, secondo molti osservatori, costituiranno mercati in forte crescita nel corso del prossimo decennio: i dispositivi indossabili e l'Internet delle cose.

Intel IoT Internet of Things

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Ed è proprio in quest'ultimo settore che convergono i recenti sforzi di Intel (che ha creato una divisione ad hoc). Il colosso dei chip statunitense ha annunciato la piattaforma Intel IoT, un modello di riferimento end-to-end progettato per unificare e semplificare la connettività e la sicurezza per l'Internet delle Cose (IoT).

"Le nuove proposte e il nuovo sistema di relazioni renderanno più semplice ai fornitori di soluzioni estendere l'Internet delle Cose da implementazioni di nicchia a installazioni mainstream, con elementi di base personalizzabili e replicabili per soluzioni senza limiti. L'accesso ai dati potrà essere sbloccato più rapidamente per estrarre informazioni decisive e valore per i consumatori e le aziende". 

Per offrire soluzioni scalabili è d'altronde necessario creare un solido ecosistema, perché Internet delle cose vuole sì dire affidarsi alla tecnologia hi-tech per raccogliere dati e trovare soluzioni, mettendo in comunicazione più apparati, ma anche l'analisi delle informazioni è decisiva.

In tal senso, Intel ha annunciato nuove relazioni per rafforzare l'ecosistema IoT. Accenture, Booz Allen Hamilton, Capgemini, Dell, HCL, NTT DATA, SAP, Tata Consultancy, Wipro e altre società si uniscono all'azienda per sviluppare e implementare soluzioni utilizzando gli elementi di base della piattaforma Intel IoT.

Per rendere realtà tutto questo, Intel ha fissato i punti cardine della piattaforma, costituita da prodotti hardware e software integrati. Dai dispositivi periferici fino al cloud (Wind River Edge Management System), l'insieme comprende software di gestione delle API e per la creazione di servizi, connettività e analisi edge-to-cloud, gateway intelligenti e una linea completa di processori IA scalabili. La sicurezza svolge un ruolo fondamentale, con prodotti dedicati e funzionalità integrate nei prodotti hardware e software grazie a McAfee, parte di Intel Security.

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A dimostrazione dei benefici derivanti dall'implementazione della piattaforma Intel porta l'esempio di Rudin Management, una società immobiliare di New York City, che ha prodotto una soluzione software chiamata DiBoss in modo da gestire in maniera intelligente il consumo energetico dei propri edifici. In un anno - in un solo edificio - l'azienda ha potuto risparmiare più di 1 milione di dollari, ottenendo un risparmio di 50 centesimi per ogni 0,09 metri quadrati di superficie immobiliare che possiede e gestisce.

"Con i gateway di Intel, Rudin Management potrà elevare il livello di intelligenza dei propri edifici, e distribuire la propria soluzione negli edifici con, e senza, Building Management Systems (BMS)", sottolinea la casa di Santa Clara che guarda al futuro con ottimismo: stima infatti che entro il 2020 saranno 50 miliardi i dispositivi connessi, dai wearable ai prodotti più comuni con tecnologia integrata. E Intel vuole esserci, da subito, per rifarsi dello smacco patito in questi anni nel settore mobile.