Intel sfida tutti sugli smartphone ed è pronta per Ivy Bridge

Intel ha presentato risultati finanziari buoni per il primo trimestre. Utili in calo, fatturato in crescita. L'azienda continua quindi a farla da padrone nel mercato PC e progetta grandi investimenti su nuovi impianti e in ricerca e sviluppo. La sfida però si chiama mobile e Intel parte dall'India.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un fatturato di 12,9 miliardi di dollari, un utile operativo di 3,8 miliardi e un utile netto di 2,7 miliardi di dollari. L'utile per azione è stato di 53 centesimi di dollaro, mentre il margine lordo è stato pari al 64 percento.

I risultati si raffrontano con lo stesso periodo dell'anno passato, quando Intel faceva segnare un fatturato di 12,8 miliardi di dollari, un utile netto di 3,2 miliardi e un utile per azione di 56 centesimi, e anche con quelli del quarto trimestre, in cui Intel ha raggiunto un fatturato di 13,9 miliardi, un utile netto di 3,4 miliardi e un utile per azione di 64 centesimi.

Paul Otellini, amministratore delegato e presidente di Intel

Risultati solidi, in quanto bisogna anche contare che Intel ha pagato dividendi per un miliardo di dollari e usato 1,5 miliardi per riacquistare azioni. E, come se non bastasse, Wall Street si aspettava risultati inferiori, con un fatturato di 12,84 miliardi e un utile per azione di 50 centesimi.

La divisione PC Client Group ha toccato un fatturato di 8,5 miliardi, il Data Center Group si è fermato a 2,5 miliardi, mentre la divisione "Other Intel architecture" ha raggiunto 1,1 miliardi. Il contributo di McAfee e Infineon Wireless Solutions nel fatturato di questo trimestre è stato di 935 miliardi. 

I risultati sono ovviamente tutti in calo (-7%, -10% e -2%) rispetto all'ultimo trimestre dell'anno scorso, che è stato quello di massimo splendore per l'azienda. Intel ricorda inoltre che mentre l'anno passato il primo trimestre ha avuto 14 settimane, quello di quest'anno è stato di 13 settimane, anche se questa discrepanza potrebbe aver avuto un impatto sul fatturato generale di "soli" 100 milioni.

Oltre a tutto questo va detto che l'anno passato il primo trimestre ha visto il debutto di Sandy Bridge, mentre quest'anno Intel non ha presentato novità - se non gli Xeon E5 - e che l'azienda sta investendo in nuove fabbriche ed equipaggiamenti. I conti sono presto fatti. 

"Questo primo trimestre rappresenta un solido avvio per quello che attendiamo sarà un altro anno di crescita per Intel", ha dichiarato l'amministratore delegato e presidente Paul Otellini. "Nel secondo trimestre arriveranno sul mercato i primi smartphone Intel, i prodotti con tecnologia a 22 nanometri tri-gate in volumi elevati e accelereremo la diffusione del nostro miglior prodotto server di sempre, fornendo una base straordinaria per la crescita nel 2012 e oltre". 

Le parole di Otellini sono quelle di chi sa che per quest'anno la sfida è il mobile: entrare nel settore con tablet e smartphone. Se nel primo caso avremo effetti più concreti nel corso della seconda metà dell'anno con l'arrivo in particolare di Windows 8, per quando riguarda la telefonia mobile Intel parte dall'India, più precisamente dallo Xolo, commercializzato da Lava International la prossima settimana.

Si tratta di un prodotto basato su piattaforma Intel Atom Z2460 Medfield da 1.6 GHz, con uno schermo da 4,03 pollici (1024x600 pixel), 16 GB di memoria interna, fotocamera posteriore da 8 megapixel e frontale da 1,3 megapixel. La RAM è pari a 1 GB e bordo c'è Android 2.3, con l'aggiornamento a ICS già previsto. Ricordiamo che prossimamente dovremo vedere anche i primi prodotti di altre aziende con cui la casa di Santa Clara ha siglato delle solide partnership e ci riferiamo a Motorola, Lenovo, Orange e ZTE. Inoltre, Intel ha già in cantiere altri chip per smartphone e tablet.

C'è Ivy Bridge in arrivo

Per quanto riguarda il mondo dei computer, la situazione non sembra destinata a cambiare radicalmente, anche se ci stiamo avvicinando a un periodo davvero interessante: il 23 aprile Intel svelerà le soluzioni Ivy Bridge, mentre il 15 maggio AMD presenterà le nuove APU Trinity. Anche in questo caso sembra che il vero scontro si giochi sul terreno della mobilità, in particolare dei portatili. Staremo a vedere se i valori in campo, oggi estremamente diversi, cambieranno sensibilmente.

A ogni modo Intel prevede per il secondo trimestre un fatturato di 13,6 miliardi di dollari (più o meno 500 milioni) e un margine lordo del 62 percento (più o meno il 2%). Allo stesso tempo l'azienda ha intenzione di spendere 4,6 miliardi sotto la voce "ricerca e sviluppo, acquisizioni/fusioni". Per l'intero anno 2012 Intel pensa di potersi attestare su un margine lordo del 64 percento e ha intenzione di investire 18,3 miliardi in ricerca ed eventuali acquisti.