Intel spende 40 milioni per avere un proprio Kinect

Intel ha comprato l'israeliana Omek, che sviluppa interfaccia uomo-macchina basate su gesti e voce.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Intel ha comprato Omek, una società israeliana specializzata nel riconoscimento di gesti e nel tracciamento dei movimenti. L'operazione è costata 40 milioni di dollari, ed è del tutto simile al possibile acquisto di Primesense da parte di Apple.

Anche Omek infatti lavora a interfacce permettano d'interagire con le macchine semplicemente muovendoci - senza toccare nulla - o impartendo comandi vocali. Intel ne assorbirà le competenze e il personale, arricchendo così il proprio ventaglio di possibilità nello sviluppo tecnologico dei prossimi anni.

Il PC del prossimo futuro potrebbe essere così

Se Apple punta a integrare nuovo hardware nei propri dispositivi, però, la strategia di Intel potrebbe essere piuttosto diversa. Omek infatti non ha sviluppato un proprio sensore, come il Kinect o il Leap Motion, ma ha puntato a una piattaforma compatibile con molti dispositivi diversi, così da offrire ai programmatori la possibilità d'integrare questa tecnologia in giochi e applicazioni.

Intel entra quindi in questa nuova arena con un'arma in più, e parteciperà in modo diretto alla competizione nello sviluppo di nuove interfacce. Dai PC alle console, dalle auto agli smartphone, ben presto la nostra interazione con i computer si svolgerà agitando le mani per aria e parlando.

Certo, pensando allo stato attuale di queste tecnologie è più che lecito dubitare sulla loro effettiva qualità. Bisogna però guardare a un futuro, nemmeno troppo remoto, nel quale l'hardware sarà molto più preciso nelle rilevazioni, e il software migliore nell'elaborazione della voce e dei segnali ricevuti dai sensori. Siete pronti ad avere computer come quelli del film Minority Report?