Intel: voce e gesture, come cambiano i computer di domani

Tastiera e mouse passano in secondo piano, così come la potenza bruta, lasciando spazio all'esperienza utente. Domineranno voce e gesture, il tutto a favore di un'interazione più naturale e senza barriere con i nostri dispositivi mobile.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Ha aperto ufficialmente i battenti l'Intel Developer Forum di quest'anno, il quindicesimo, con il Keynote di David Perlmutter, vicepresidente esecutivo dell'Intel Architecture Group, che ci ha fornito la rinnovata visione della casa di Santa Clara. Intel è un'azienda, e come tale deve prima di tutto pensare al business, a fare affari insomma, ma per farlo mette in prima linea lo sviluppo tecnologico, con l'obiettivo di creare qualcosa che possa avere un impatto mondiale, in grado di migliorare la vita in tutte le sue forme. "La Intel" di tanti anni fa, quella delle CPU, oggi è irriconoscibile; si è evoluta negli anni, e passando per gli ultrabook e gli smartphone, il gene evolutivo odierno porta l'etichetta dell'esperienza utente.

Intel Developer Forum 2012

Far evolvere l'esperienza utente non significa solo creare un pezzo di silicio in grado di offrire maggiori prestazioni, ma diventare il motore di una collaborazione tra le aziende, gli ingegneri e gli sviluppatori del software. Questo secondo Intel è l'unico modo per creare qualcosa di grande - e come contraddirla - ed è anche tramite la catalogazione e la gestione dei dati che è possibile fare un salto evolutivo.

Haswell, più potenza ma massima efficienza prima di tutto. Primo esempio di test "Unigine Heaven" che mostra un sistema Haswell consumare meno della generazione precedente offrendo però maggiori prestazioni.

Se oggi i processori più potenti sembrano avere un impatto più debole sull'esperienza, è la visione d'insieme che risponde alle domande più difficili. In un mondo ormai dominato da Internet, dove ogni giorno milioni di individui condividono informazioni sui Social Network, avere la capacità di gestire velocemente e in maniera efficiente tutte queste informazioni permette alle macchine di diventare più intelligenti. Potenza senza lasciare in secondo piano l'efficienza, la mobilità, i dispositivi e il cloud (quindi server) sono gli elementi che si discutono maggiormente negli Intel Labs.

Cambiano i Form Factor

Il mobile è ormai radicato, nell'industria come nel modo e nelle abitudini di vita. La comodità di disporre di uno smartphone e usarlo per navigare in Internet, fare foto e video, ascoltare la musica, controllare le mail è qualcosa a cui difficilmente si può rinunciare, ed è su questa necessità di mobilità, ma produttività allo stesso tempo, che Intel impernia lo sviluppo dei futuri processori (Haswell). I produttori saranno in grado di imprigionare un livello di potenza superiore in prodotti dal form factor sempre più contenuto, in grado di gestire sia la dissipazione termica sia i consumi energetici, dato che il mobile è collegato in modo indissolubile all'autonomia.

L'esperienza utente come chiave del successo

Ma il rinnovamento del form factor (convertibili, detachable), anche se è una condizione necessaria, non è sufficiente per raggiungere il livello qualitativo desiderato di esperienza utente. Interazione vocale, gesture tridimensionali, protezione dalle minacce e autonomia elevata sono tutti elementi che porteranno l'interazione con la macchina al livello successivo.