Chappie (2015)

Il cinema di fantascienza ha sfruttato spesso il concetto di Intelligenza Artificiale, generalmente rappresentandola in un modo antropomorfizzato. Una scelta che spesso si è rivelata spettacolare ma che ha anche creato nel pubblico un'idea distorta. Vediamo come il cinema ha trattato questo tema.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Chappie Milk Scene Images

Uscito in Italia nel 2015 con il titolo Humandroid, questo film è tra quelli che più di tutti ritraggono correttamente il concetto di Intelligenza Artificiale come lo intendiamo ora. La storia è quella di un robot poliziotto, il corpo fisico della AI, nel quale un abile programmatore carica un nuovo algoritmo progettato per imparare.

Chappie si risveglia come un neonato, privo di qualsiasi conoscenza ma capace di imparare e fare qualsiasi cosa. Il film, che non manca di concitate scene violente, è il racconto di come questa AI cresca e si sviluppi progressivamente, arrivando a provare desideri simili a quelli umani. In questo caso l'assenza di un obiettivo originale è esplicitata nel film, il che è un punto a favore. Allo stesso tempo Chappie sviluppa capacità che vanno ben oltre quelle umane, trovando il modo di fare qualcosa che per noi non è nemmeno ipotizzabile - tranne appunto che nella fantascienza.

Cosa è credibile: un programmatore che riesce a sviluppare un algoritmo di apprendimento automatico che funziona, e che permette all'intelligenza artificiale di imparare ed evolversi.

Cosa non è credibile: l'algoritmo creato da Deon (Dev Patel), riguarda solo l'apprendimento ma Chappie sviluppa anche emozioni complesse, e successivamente agisce in funzione di esse. In altre parole la macchine viene antropomorfizzata. Nell'insieme comunque il film funziona, almeno per quanto riguarda l'argomento AI. 

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