Interferenze tra TV e 4G? Nonna compila il form online

Il problema delle interferenze tra digitale terrestre e LTE potrebbe riguardare 7 milioni di famiglie, ma secondo la Fondazione Ugo Bordoni basteranno i filtri certificati. Intanto helpinterferenze.it fornisce tutte le informazioni per gli interventi gratuiti, ma manca ancora il numero verde.

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a cura di Dario D'Elia

Le interferenze tra il segnale televisivo è quello LTE mobile non causeranno blackout diffusi. Questo il parere di Alessandro Luciano, presidente della Fondazione Ugo Bordoni. In una recente intervista ad Affari & Finanza, l'esperto ha confermato che l'accensione diffusa dei ripetitori 4G a 800 Mhz potranno creare qualche problema alle trasmissioni del digitale terrestre ma le aree saranno comunque circoscritte.

Secondo le stime per far fronte al problema basterà installare 700mila filtri certificati. La Fondazione è stata incaricata dal MISE di gestire le procedure, quindi visitando il sito helpinterferenze.it si potranno ottenere tutte le informazioni del caso.

Help Interferenze

"Il servizio HELP Interferenze è dedicato a tutti i cittadini che, a partire dal 1 gennaio 2013, riscontrano problemi di ricezione di uno o più canali o l'oscuramento totale della propria TV. Tramite il servizio è possibile sapere se l'indirizzo coinvolto dal problema rientra tra le zone geografiche interessate dalle interferenze LTE e ricevere adeguato supporto. Il problema coinvolge solo la TV digitale terrestre, mentre non colpisce la televisione satellitare", si legge sul sito ufficiale.

Il dettaglio che lascia maggiormente perplessi è la mancanza di un numero verde per attivare la procedura. Al momento è disponibile solo un form online da compilare. In pratica rischiano di rimanere fuori dai giochi sia le famiglie prive di connessione Internet che quelle prive di competenze tecnologiche. La Fondazione Ugo Bordoni in futuro dovrebbe aprire un call center, ma al momento non si sa nulla di più.

La buona notizia comunque è che i telespettatori avranno diritto a interventi di ripristino gratuiti. Riceveranno la visita di un antennista in circa 4-5 giorni, e il conto verrà spedito agli operatori mobili. Da ricordare che il servizio gratuito è previsto solo ed esclusivamente per gli utenti che hanno pagato regolarmente il canone RAI.

Fra gli esperti c'è molta incertezza: nessuno è in grado ancora di quantificare la portata del problema. Si parla di interferenze più gravi nel grandi centri urbani e di un rischio interferenza per quasi 7 milioni di famiglie. A fine anno, quando gli operatori mobili inizieranno ad accendere tutti i ripetitori 4G, la scenario sarà più chiaro. "Chiaro" per modo di dire.