Internet a 339 Gbps per scaricare 200.000 Blu-Ray al giorno

Caltech e l'Università di Victoria in Canada hanno tenuto una dimostrazione, mostrando come sia possibile raggiungere velocità di trasferimento di 339 gigabit al secondo. Un dato eccezionale, importante per il mondo scientifico.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Trasferire dati a 339 gigabit al secondo (53 GB/s), cioè l'equivalente di 200 mila film Blu-Ray "rippati" al giorno (quattro petabyte), è possibile. Un team di ingegneri del Caltech (California Institute of Technology), e dell'Università di Victoria in Canada, ha fatto segnare un nuovo grande risultato nel trasferimento di informazioni tra due luoghi.

Secondo quanto riportato da Extremetech, l'incredibile velocità è stata ottenuta alla conferenza SuperComputing 2012 (SC2012) di Salt Lake City, nello Utah. Presso il proprio stand gli ingegneri hanno installato una manciata di server IBM x3650 M4 con 16 SSD OCZ Vertex 4 ciascuno, il tutto collegato a un router Juniper MX 480 (con una capacità totale di 1,92 terabit al secondo, o 300 GB/s).

Tre collegamenti in fibra ottica da 100 gigabit hanno collegato lo stand alle reti CANARIE, BCNet, Internet2, StarLight e CENIC, che a loro volta hanno trasportato i dati verso "end point" situati nel campus delle Università Caltech, Victoria e del Michigan. In ognuno di questi tre luoghi si trovavano altri server IBM, sempre dotati di SSD. I 339 Gbps sono un dato aggregato, frutto dei collegamenti di tutte e tre le università allo stand di Caltech nello Utah. Il picco aggregato nel trasferimento disk-to-disk lungo tre collegamenti 100 gigabit è stato 187 Gbps.

Inoltre su un singolo collegamento duplex da 100 gigabit tra l'Università di Victoria e Salt Lake City, il trasferimento memory-to-memory ha a raggiunto i 187 Gbps, battendo il record dello scorso anno, seppur di un soffio. La massima velocità di trasferimento disk-to-disk di 96 Gbps è stata ottenuta tra Salt Lake City e l'University di Victoria.

Questo esperimento non serve solo per provare che raggiungere tali prestazioni è possibile, ma ha anche una valenza particolare nel mondo accademico, dove la velocità nello scambio dell'enorme mole di dati che si produce è essenziale. Pensate alle informazioni raccolte dal Large Hadron Collider (LHC) situato al CERN di Ginevra.

Solo l'anno scorso dalla rete del CERN sono stati trasferiti all'esterno oltre 100 petabyte di dati. Dobbiamo tuttavia ricordare che anche in Italia possiamo vantarci di velocità di trasferimento siderali, grazie a un recente esperimento della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, capace non solo con la giusta apparecchiatura ma anche nuove tecniche di codifica ed elaborazione dei segnali la velocità di un terabit al secondo.