Internet italiano a 6 Mbps di media: 83° posto al mondo

Netindex ha stimato che la velocità Internet media italiana è di 6 Mbps. Vale l'ultimo posto in Europa. I motivi di questa arretratezza si devono anche all'inesistenza del mercato della TV via cavo, che avrebbe agevolato l'implementazione dell'ultra-broadband.

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a cura di Dario D'Elia

Le connessioni Internet italiane sono esageratamente lente, non solo rispetto agli altri paesi occidentali ma anche a quelli emergenti. L'ennesimo rapporto di Netindex sulle prestazioni indica la nostra media nazionale sui 6 Mbps, in base all'analisi del traffico effettuato tra il 4 febbraio e il 5 marzo 2013. Nello specifico per l'index sono stati considerati più di 2,2 milioni di test sui 12,5 complessivi correlati a 12.505.991 IP unici.

Ebbene, abbiamo conquistato l'83° posto, battendo Bermuda e Belarus, ma facendo peggio di Armenia, Guam e Serbia. In Europa siamo gli ultimi, mentre svettano Lituania (36,89 Mbps), Lussembrugo (32,05 Mbps), Olanda (29,99 Mbps) e Svezia (28,05 Mbps). Si parla sempre di velocità medie quindi è evidente che alcune zone saranno privilegiate rispetto ad altre, ma resta il fatto che in Italia risultano stranamente 46,77 Mbps a Montespertoli. Cosa c'è nel piccolo Comune fiorentino?

Ok, dove lo attacco?

Gli esperti del settore TLC concordano sull'arretratezza delle nostre infrastrutture, ma vi sono alcuni dettagli chiave che consentono di comprendere meglio i motivi di questa condizione. Il primo è che fondamentalmente disponiamo di un'unica grande rete nazionale in mano a un unico operatore. Telecom Italia detiene circa 112 milioni di km di rame e 4,3 milioni di km di fibra. Non è certo una colpa, ma per studiare nuove strategie di sviluppo, molti anni fa, i legislatori sarebbero dovuti partire da questo dato di fatto.

Dopodiché è evidente che anche l'architettura è fondamentale. Oggi il fiber-to-the-cabinet, grazie anche alla tecnologia VDSL2, sembra profilarsi come un compromesso economicamente sostenibile, rispetto al bel più caro fiber-to-the-home.

All'estero hanno avuto la fortuna di un florido mercato via cavo, che oggi si presta più che volentieri a ospitare la fibra. Non possiamo farci nulla: ormai è tardi. L'Olanda e Belgio, ad esempio, è proprio grazie alla TV via cavo che sono riuscite ad accelerare la copertura ultra-broadband.

Infine c'è il capitolo domanda. In Italia la maggioranza della clientela sceglie le offerte a 7 Mbps sia perché oltre una certa soglia non vuol spendere, sia perché le prestazioni promesse spesso non coincidono con la realtà. Rilevante poi anche quel cospicuo gruppo di popolazione che non sa che farsene di Internet.