Internet: porte aperte al cyber-bullismo

Basta un telefonino e una connessione a Internet per diventare cyber-bulli.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Il fenomeno del bullismo è sempre esistito, ma a quanto paresembra che negli ultimi tempi sia una tematica che fa più notizia che mai. Graziea YouTube e i telefonini in grado di registrare video, ora è più sempliceassistere in differita alle azioni di prepotenza, specialmente tra i banchi discuola.

Internet, come si sa, è un potente strumento in grado dicreare nuovi trend, ma non sempre è tutto rose e fiori: è ormai assodato che ilbullismo ha trovato una nuova incarnazione grazie alla rete, che possiamodefinire come cyber-bullismo.

I primi episodi risalgono all'inizio del nuovo millennio.

"Ryan Halligan è stato schernito per mesi dai suoi compagni, quando tramiteinstant messaging era girata la voce che il ragazzino di 13 anni fosse gay. Unaragazza della sua classe decise di contattarlo, mostrando dell'interesse perlui, solo con lo scopo di condividere le discussioni personali con gli altri compagni.Purtroppo per Ryan questa situazione fu tutt'altro che un "semplicescherzo". Il ragazzino si tolse la vita."

Come accadde per Ryan, altri ragazzi e ragazze caddero nellatrappola del bullismo attuato tramite strumenti informatici, e dobbiamoricordare che a sette anni di distanza dai primi avvenimenti, ora lepotenzialità di Internet si sono moltiplicate, quindi il fenomeno ha acquisitoforza.

Uno studio di Pew Internet & American Life Project hadecretato che un terzo dei ragazzini americani è soggetto a episodi dicyber-bullismo. In Italia non crediamo che la situazione sia tanto differente.Basta un telefonino e una connessione a internet per diventare vittima popolaredello scorretto comportamento di ragazzini imbecilli.

È arrivato il momento di regolarizzare l'uso degli strumentitecnologici e informatici. Poca libertà tarpa le ali dello sviluppo, troppalibertà rischia di sfociare nel caos.