Nel 2010 fu il turno di un altro esordio eccellente, quello dell'iPad. Ancora una volta Apple non inventa un nuovo prodotto ma dà la sensazione di averlo fatto, grazie alla carica innovativa del suo prodotto.
I tablet PC prima di allora esistevano infatti già da una decina di anni, ma erano relegati a una piccolissima nicchia di mercato ed erano in parte diversi, essendo più spessi, pesanti, dotati di hardware e sistemi operativi di derivazione PC, la cui interfaccia non era stata adattata a un nuovo tipo di utilizzo, richiedendo così un pennino per interagire con gli elementi estremamente piccoli che la componevano.
L'iPad invece era fondamentalmente un iPhone da 9.7 pollici. Dal fratello minore infatti ereditava sostanzialmente l'aspetto e la modalità di utilizzo, basata unicamente sullo schermo touch, e sopratutto il sistema operativo. Molto più leggero e facile da utilizzare rispetto a un tablet PC tradizionale, ebbe un enorme successo in ambito consumer, costringendo tutti i competitor, sia con Android che con Windows, a inseguire.
Sei anni dopo i tablet in generale, non solo Apple, stanno mostrando un po' la corda a causa delle tante limitazioni che, assieme all'evoluzione degli smartphone, stanno spingendo molti consumatori verso questi ultimi.
Ad Apple, ancora una volta, resta il merito di aver immaginato, magari in maniera imperfetta ma comunque efficace, un nuovo dispositivo e soprattutto un nuovo modello di utilizzo.