Irlanda: le major ricattano, gli ISP crollano

La RIAA irlandese denuncia gli ISP, per ottenere l'applicazione della dottrina Sarkozy.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La IRMA, la versione irlandese della RIAA, ha iniziato uno scontro legale con gli ISP del paese. Al centro del contenzioso, l'applicazione della legge dei tre colpi (la famosa Dottrina Sarkozy).

Eircom, il più grande ISP del paese, si era già accordato con la IRMA dopo aver fatto fronte a una minaccia di una causa legale intentata da EMI, Sony, Universal e Warner. Il provider, per evitare la causa, ha deciso di adeguarsi ai voleri delle major, che in cambio si sono impegnate a fare lo stesso con i suoi concorrenti, per evitare che il provider si trovi ad affrontare uno svantaggio concorrenziale.  

L'IRMA, quindi, è passata ai fatti, denunciando BT Ireland e UPC, altri grandi ISP irlandesi.

L'UPC ha già fatto sapere che, a differenza di Eircom, non firmerà nessun accordo volontario con le major, "non ci sono basi legali per richiedere agli ISP di controllare gli utenti e bloccarne l'accesso a internet, per non parlare delle minacce alla privacy degli utenti e al rispetto del contratto".

Anche Eircom era partita da una posizione simile, finendo poi per firmare l'accordo. In questi casi, se il pesce più grosso finisce nella rete, le previsioni sul futuro di quelli piccoli sono ben poco incoraggianti.

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